Surclassati alla fine del primo periodo, i Corrézien hanno avuto almeno il merito di reagire per non farsi sculacciare, vincendo simbolicamente il secondo periodo.
Intendiamoci: pesantemente revisionati dopo una serie di quattro vittorie consecutive, i Corréziens si sono fatti solo un'illusione per una ventina di minuti allo Stade des Alpes, privati, per mancanza di parametri collettivi, dei loro soliti punti di forza: mischia, touche, difesa e palloni. portato. Tuttavia, questa sconfitta non ha avuto lo stesso sapore di quella concessa l'anno scorso (40-29) in bocca all'allenatore Pierre-Henry Broncan: “Anche se c'è un'altra sconfitta, penso che stiamo crescendo. Abbiamo una forza di carattere diversa. Dopo l'intervallo, l'anno scorso, abbiamo mollato completamente. Questa volta ci siamo dati la strada per ottenere qualcos'altro”. Non sono premiato, comunque… Alla fine loro non prendono bonus, neanche noi, la classifica britannica non è cambiata da una sconfitta ma possiamo ripartire da lì.
Broncan: “I giocatori volevano fare bene ma da soli”
Un discorso decisamente positivo, anche se i Brivisti hanno avuto difficoltà a digerire questo fatale quarto d'ora di fine primo tempo. “Abbiamo vinto il secondo tempo ma ecco fatto… Prendere ventuno punti in così poco tempo era troppo difficile da recuperare con un punto bonus difensivo”, ha riassunto il mediano di mischia Hugo Verdu, espresso in termini più crudi dal pilastro Simon-Pierre Chauvac: “È un fastidio partire da qui senza niente. Non è tutto negativo, ma ci siamo svegliati un po' tardi”.
“Il problema dei dieci-quindici minuti che abbiamo sofferto è che abbiamo giocato a un rugby che non mi piace.dove vogliamo salvare la patria, sussurrò Broncan. Nell'intervallo ho detto ai ragazzi: volevano fare bene ma farlo da soli. Tuttavia, il rugby è uno sport di squadra. Non puoi mai farcela da solo.” Che motivo di rimpiangere di aver lasciato riposare i giocatori, quando la mossa sembrava giocabile contro un gruppo alpino decimato? “È facile dirlo dopo, sorrise Broncan. Quando eravamo in vantaggio per 8-0 gli assenti non ci hanno dato fastidio. Abbiamo avuto infortuni dopo la partita del Béziers, dopo quattro vittorie consecutive. Se non avessimo messo l’emulazione in questo viaggio, non so quando avremmo potuto farlo”. A Corréziens non resta che assumersi la responsabilità, facendo scorta davanti ad Agen prima delle vacanze.