Gasperini e Nicola hanno commentato il match tra Cagliari e Atalanta, sottolineando le prestazioni dei loro giocatori e dichiarandosi soddisfatti ma non troppo. Per il mister nerazzurro il problema è stata l’immaturità nel finale. Per il tecnico rossoblù, invece, il poco cinismo.
Decima vittoria consecutiva in Serie A e primo posto consolidato con l’1-0 di Cagliari. Un successo dove Gian Piero Gasperini ha fatto la sua parte, risultando decisivo con i cambi e svoltando un match complicato.
Questa vittoria è segno di maturità?: “Soprattutto nel finale, siamo stati all’altezza di quello che rappresentava questa vittoria. Nel primo tempo abbiamo creato poco e nel finale siamo stati anche fortunati. Nel secondo abbiamo cambiato assetto e giocato una grande partita andando in vantaggio. Poi dopo il gol è venuta fuori un po’ di immaturità, non abbiamo sfruttato gli spazi e subito qualche loro palla in area ma lì siamo stati bravi coi difensori e coi centrocampisti”.
“In questo momento è pronta una buona fetta di squadra, ma non tutti. Abbiamo fatto 10 vittorie di fila, ma non cambia niente e ci sono anche gli altri”.
“Non avevamo la stessa importanza sulla gara. Dietro abbiamo tenuto forte, ma non è detto che fai gol. Potevamo difenderci con tutti, allora sarei stato più soddisfatto”.
La sfida col Real Madrid ha influito?: “Non per tutti, c’è gente che ha giocato col Real e oggi ha fatto 95 minuti. Non riuscivamo ad essere pericolosi in avanti e loro nel finale del primo tempo hanno avuto tanti spazi. Nel secondo siamo stati più efficaci e abbiamo fatto gol. Fino a lì tutto bene, però anche il finale dobbiamo farlo da squadra”.
Nicola: “Grande prestazione, ma dobbiamo essere cinici”
Si può dire che è mancato soltanto il goal?: “Giusto, anche se ingrata nei confronti dei miei giocatori. Fare goal non è un’arte facile. Contro Fiorentina e Atalanta abbiamo fatto due prestazioni importanti, mi mancano due punti. Questo mi da grande consapevolezza. È stata una grande prestazione, ma dobbiamo essere cinici. L’Atalanta? Grandissima squadra che ha la capacità di metterti sotto pressione in qualsiasi momento“.
“Quando affronti squadre del genere bisogna avere umiltà e riconoscere le qualità altrui. Si tratta di aspettare, avere fiducia e far crescere i giocatori. Questo non arriva subito, a fine girone di andata faremo delle valutazioni. La partita è stata interpretata molto bene, siamo passati dalla difesa a 4 a quella a 3, con buoni risultati. Nel finale abbiamo anche provato con i centimetri la davanti, anche se abbiamo patito un po’ di frenesia”.
Sul rigore dubbio e non fischiato nel primo tempo: “Non mi va di appigliarmi ad un singolo episodio dopo una prestazione del genere”.