Ma: Vlahović (53e) e McKennie (75e)
Otto punti a testa al fischio d’inizio, Juventus e Manchester City stavano giocando quella che comunemente viene definita “una partita decisiva”. Non tanto per evitare l’eliminazione secca – a priorile due squadre non dovrebbero assaporare gli incontri ad eliminazione diretta -, ma piuttosto ritrovare una classifica più degna della loro posizione. Dimenticando che il Manchester City, nonostante la vittoria contro il Nottingham una settimana fa, è ancora in ripresa, mentre la Juventus resta a quattro pareggi consecutivi. Questo spiega perché gli italiani e gli inglesi camminavano sui gusci delle uova. Furono però i torinesi a fare la frittata migliore dopo aver battuto quelli dei mancuniani. Questo è anche il prezzo quando vai all’Allianz Stadium vestito di un colore torino ?
In bicicletta
È per primo Kenan Yildiz a dare il primo colpo: applicato correttamente, il suo tiro da fuori – dalla superficie e dal piede – arriva a morire a filo del palo (19′e). Di fronte a Bianconeri Per quanto aggressivo possa essere (lo può testimoniare Mister Turpin dopo lo choc contro Koopmeiners), il City non ha molto da mettere in bilico. E quando la coppia De Bruyne-Haaland ritrova l’anello di congiunzione, con un passaggio sublime del belga, è Michele Di Gregorio a tirare fuori le posate.
Per sedersi al tavolo bisognava aspettare il secondo periodo, il momento del Juventini togliere le biciclette. Federico Gatti è il primo a salire in sella, andando oltre il suo ruolo di becero difensore. Il suo tentativo acrobatico viene respinto da Ederson, ma quando Yildiz rimette in area, il portiere brasiliano può solo segnare sulla testa di Dusan Vlahović (1-0, 53e). Ribelli con il sostituti Americani 20 minuti dopo: Timothy Weah serve Weston McKennie che crocifigge le ambizioni cittadini dopo un contrattacco ad alta quota (2-0, 75e). Le reazioni più o meno convincenti di Doku, Silva, De Bruyne e Gündoğan – respinti da uno splendido orizzontale di MDG – non cambieranno nulla: sarà una smorfia per il gregge di Pep Guardiola, che dovrà ritrovare la via della vittoria. contro Parigi o Bruges per garantirsi un futuro.
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