“Non esistono interdizioni nei confronti degli enti indicati nel procedimento che ha risolto i ricorsi presentati contro la delibera di qualificazione ambientale del progetto Dominga”. È quanto si legge in una sentenza emessa dal Controllore Generale della Repubblica (CGR) il 7 agosto 2023 e firmata dall’allora Controllore Jorge Bermúdez. Questo, in risposta ad una richiesta di squalifica avanzata dagli avvocati dell’Associazione Comunitaria La Higuera e Jorge Cabrera Contreras.
La decisione diventa rilevante dopo che questa mattina i deputati dell’UDI hanno annunciato che informeranno la CGR con l’obiettivo di squalificare il ministro Maisa Rojas quando il Comitato dei Ministri voterà nuovamente il progetto dell’attuale Andes Iron. La CGR sottolinea espressamente che la Ministra Maisa Rojas non ha violato il dovere di probità nell’esercizio delle sue funzioni in seno al Comitato dei Ministri che ha votato contro il progetto Dominga.
La sentenza della Prima Corte dell’Ambiente, pubblicata lunedì scorso, cita l’Ufficio del Controllore ma omette questa opinione, e sostiene che il ministro Rojas si è pronunciato pubblicamente contro il progetto in un’intervista nel 2021. All’epoca, il climatologo non lavorava come ministro . Ma nel suo parere la CGR precisa che “i pareri espressi dai ministri prima della loro partecipazione al suddetto comitato – la maggior parte dei quali prima di assumere i portafogli statali – sono stati formulati in termini generali, il che non consente di affermare che essi abbiano violato il dovere di probità nell’esercizio delle loro funzioni di membri del Comitato dei Ministri”.
A questo proposito, la vice ministra Carolina Tello ha commentato sul social network X che il ministro Rojas “non ha fatto riferimento a Dominga mentre era in carica. L’organismo, sottoposto alla segnalazione alla CGR, ha concluso nel proprio parere che non è stato violato il dovere di probità nell’esercizio delle proprie funzioni. Chiarire questo punto sarà oggetto di future accuse alla Corte Suprema”.
La CRG aggiunge nel suo parere che la decisione adottata in seno al Comitato dei Ministri – che ha respinto il progetto Dominga – da ciascuna delle autorità “si collocava in un quadro diverso da quello dei pareri espressi in precedenza, che è anche tecnico e regolamentare”. Si precisa inoltre che “dal verbale della prima seduta ordinaria del predetto comitato, tenutasi il 18 gennaio 2023, emerge che le pertinenti votazioni contengono argomentazioni di carattere tecnico e si basavano su antecedenti di tale natura, quali le relazioni evacuate a tal fine dal SAG e dal CONAF.”
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