Boualem Sansal ha già trascorso più di tre settimane dietro le sbarre. Mercoledì mattina si è svolta l'udienza d'appello contro la sua detenzione, appello che è stato respinto dalla sezione d'accusa della Corte d'appello di Algeri, come ha annunciato lo stesso giorno il suo avvocato francese, François Zimeray, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Gallimard, editore dello scrittore franco-algerino. Boualem Sansal, 80 anni, è stato arrestato il 16 novembre all'aeroporto di Algeri, ai sensi dell'articolo 87 bis del codice penale algerino, che punisce ogni attentato alla sicurezza dello Stato. È detenuto nel carcere di Kolea, a 35 km da Algeri, dopo aver trascorso del tempo nell'ala penitenziaria dell'ospedale Mustapha della capitale.
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Su incarico di Gallimard, Me Zimeray non ottenne in tempo utile il visto necessario per preparare sul posto la difesa di Boualem Sansal insieme all'avvocato algerino: gli accordi conclusi nel 1962 consentono agli avvocati dei due paesi di esercitare occasionalmente sulle due sponde del Mediterraneo.
Evidenziando il contesto “estremamente sensibile” delle tensioni tra Francia e Algeria e le poche informazioni a cui ha potuto accedere, Me Zimeray ha dato un'idea dei vincoli che gravano sulla difesa, che deve farsi carico di tutte le “ruvidità del linguaggio” che potrebbe essere “restituito” contro il suo cliente.
“Un reato che prende tutto”
Non si tratta quindi di attuare una strategia “rottura”ha spiegato riferendosi alla tattica fragorosa resa famosa da Jacques Vergès (1924-2013), consistente nel trasformare un imputato in un accusatore del sistema che lo giudica. Me Zimeray, invece, ha citato un'altra avvocatessa, Gisèle Halimi (1927-2020) che, difendendo i membri del Fronte di Liberazione Nazionale (FLN), durante la guerra d'Algeria, ha detto: “La causa dell’Algeria è quella della giustizia, della libertà e della dignità”. Un modo per ricordare al Paese una storia che lo pone dalla parte dell'emancipazione e non della a “arbitrario” ciò sarebbe dimostrato dall'arresto di Boualem Sansal e dalle accuse contro di lui.
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“L’articolo 87 bis del codice penale algerino è un reato onnicomprensivo, che intende coprire una gamma molto ampia di situazioni, ha detto. E tuttavia, è difficile vedere come gli scritti di Sansal abbiano potuto minare la sicurezza, la protezione e la stabilità di uno Stato di 45 milioni di abitanti, membro [non permanent] del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. » Per quanto riguarda il “Le osservazioni a lui attribuite, che sarebbero state fatte o trasmesse dai media francesi, sul territorio francese, bisognerà mostrarci come possano cadere sotto la giurisdizione algerina”, ha aggiunto.
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