La Disney può fare del bene al cinema francese?

La Disney può fare del bene al cinema francese?
La Disney può fare del bene al cinema francese?
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Il cinema francese se la passa bene nel 2024 con trionfi come Qualcosa in piùDi Comte de Monte-CristoDi Adoro, uff MentreUna fanfarapubblicato mercoledì scorso, conferma la tendenza. La partenza di Canal+ da TNT ha scosso gli spettatori. Il cinema francese è stato minacciato nei suoi finanziamenti? Disney+ si è poi annunciato come il Principe Azzurro venuto in soccorso dell'audiovisivo francese. Questa notizia è tanto più forte in quanto la partnership tra Canal+ e Disney+ terminerà all'inizio del nuovo anno.

La società di Topolino sarebbe pronta a investire 55 milioni in tre anni nel cinema francese, quanto basta per far sorridere nuovamente i professionisti. «Grazie alle piattaforme riusciamo anche a far vivere una parte della produzione audiovisiva francese», insiste Gauthier Jurgensen, giornalista del sito aziendale Fatti satellitari e creatore del podcast Originali dedicato alle piattaforme. Non c’è motivo di preoccuparsi: il cinema francese continuerà a nutrirsi.

La cronologia dei media in questione

La storia d'amore tra la Francia e la Disney non è nuova. L'istituzione del parco Disneyland Paris, gli intrighi parigini Ratatouille un tu Il Gobbo di Notre Dame confermarlo. L'unico lato negativo di questo quadro idilliaco è la cronologia mediatica che la piattaforma vorrebbe vedere modificata per poter far uscire i suoi film nelle sale e trasmetterli tra nove e sei mesi dopo l'uscita nelle sale. “Le cose si evolveranno senza dubbio in questa direzione, ma non possono cambiare completamente da un giorno all’altro, anche se le piattaforme dispongono di un margine di negoziazione significativo”, afferma Gauthier Jurgensen.

Il sogno dell'uscita nelle sale

Poter proiettare i film nelle sale non sarebbe interessante solo dal punto di vista finanziario, ma darebbe sicuramente accesso a grandi nomi del cinema francese ancora cauti. “Non abbiamo ancora registi come Martin Scorsese o Jane Campion che cedono alle sirene delle piattaforme perché i creatori francesi amano il cinema”, insiste Gauthier Jurgensen.

E il contenuto?

Si pone anche la questione dei contenuti. La Disney sarà pronta a collaborare per finanziare tutti i cinema o si concentrerà sulle produzioni mainstream? “È troppo presto per fare previsioni, ma i prossimi mesi saranno decisivi”, dichiara Gauthier Jurgensen. Speriamo che la diversità che arricchisce il cinema francese non risenta di questi nuovi assetti.

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