Secondo il ministro Glatigny, le scuole che non organizzano Evras sono esposte a riduzioni di personale

Secondo il ministro Glatigny, le scuole che non organizzano Evras sono esposte a riduzioni di personale
Secondo il ministro Glatigny, le scuole che non organizzano Evras sono esposte a riduzioni di personale
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Le scuole che non organizzano attività educative nella vita relazionale, affettiva e sessuale (Evras) per i loro studenti sono esposte a sanzioni finanziarie, ha avvertito lunedì la ministra dell’Istruzione Valérie Glatigny (MR).

Nelle ultime settimane, la stampa ha parlato del presunto ostacolo da parte di alcune scuole della regione di Liegi e di Verviers all’organizzazione di queste attività, obbligatorie dal 2023. Il quadro giuridico in vigore prevede almeno due ore di Evras nella sesta scuola primaria, e altre due ore nella secondaria 4.

Interrogata lunedì nella commissione parlamentare FWB dai deputati Valérie Dejardin (PS) e Loïc Jacob (Engagés), la signora Glatigny ha chiarito che la sua amministrazione non ha finora ricevuto alcuna segnalazione di refrattarietà scolastica a Evras. Davanti ai deputati, però, ha ricordato che Evras è stato integrato negli standard, quei testi che definiscono il contenuto dei programmi scolastici. Il loro mancato rispetto espone quindi le scuole inadempienti alla potenziale privazione dei loro stanziamenti e sussidi.

In caso di non conformità, le scuole potrebbero vedere la loro dotazione diminuire del 5%. Se non si nota alcuna correzione dopo un periodo di sei mesi, “il governo può quindi sospendere la concessione di sovvenzioni o sussidi di funzionamento per un periodo indeterminato.“, ha chiarito ulteriormente il ministro.

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