Lando Norris si è assicurato il primo campionato costruttori di Formula 1 della McLaren per 26 anni con la vittoria nel Gran Premio di Abu Dhabi di fine stagione.
Norris ha guidato dall'inizio alla fine e la sua quarta vittoria della stagione è stata sufficiente per sigillare il campionato con 13 punti di vantaggio, nonostante la Ferrari sia arrivata seconda e terza con Carlos Sainz e Charles Leclerc.
La brillante guida di Leclerc dopo essere partito 19° in griglia ha mantenuto alta la tensione: se fosse successo qualcosa alla vettura di Norris, la Ferrari avrebbe conquistato il titolo.
Lewis Hamilton ha conquistato il quarto posto nella sua ultima gara per la Mercedes, superando il compagno di squadra George Russell a sei curve dalla fine.
Hamilton ha fatto le ciambelle ai box subito dopo aver tagliato il traguardo e poi si è preso qualche momento con la sua macchina, raccogliendo i suoi pensieri, prima di congratularsi con Norris e il capo della McLaren F1 Zak Brown e consolare Sainz e Leclerc.
L'ansia per la McLaren è iniziata alla prima curva quando il compagno di squadra di Norris, Oscar Piastri, che si era qualificato secondo dietro al britannico, è stato coinvolto in un testacoda da Max Verstappen della Red Bull. Al campione del mondo sono stati inflitti 10 secondi di penalità per aver causato l'incidente.
Ciò ha portato Piastri in fondo al campo e ha lasciato le speranze della McLaren appese a Norris.
Leclerc ha innervosito la McLaren con uno straordinario primo giro, in cui ha guadagnato ben 11 posizioni, incluso il sorpasso di cinque vetture in una volta in avvicinamento alla chicane delle curve sei e sette.
La salita di Leclerc è continuata, superando i piloti Haas Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg e l'Aston Martin di Fernando Alonso, e poi dopo il suo pit-stop al 20esimo giro l'Alpine di Pierre Gasly. Ha preso il terzo posto quando la Mercedes di George Russell, Lewis Hamilton e Verstappen si è fermata ai box.
Seduto terzo dietro Norris e Sainz negli ultimi 15 giri, Leclerc ha chiesto se “in questo modo perdiamo i costruttori” e gli è stato detto di sì, ma la gara non era finita.
Ma Norris e la McLaren avevano tutto sotto controllo e lui ha tagliato il traguardo con sei secondi di vantaggio su Sainz ponendo fine ad un lungo e doloroso periodo senza titolo.
