Questo è un bene, lo Standard prospera meravigliosamente in questo tipo di incontri. I Liegi sono diventati maestri nell’arte di contrastare l’avversario, come è avvenuto sabato scorso, sul campo di Charleroi. Posizionati in un blocco basso, hanno costretto il Genk a forzare il gioco e, quindi, a moltiplicare gli errori nella costruzione. Nel primo tempo i Limburghesi si rendono pericolosi solo in contropiede, soprattutto con un colpo di testa e un potente tiro di Oh.
Lo Standard non cerca più di dominare il gioco. Il suo unico obiettivo è essere realistico in entrambi i rettangoli. Grazie a Zeqiri ha un’arma offensiva capace di fare la differenza su ogni pallone. Generoso nello sforzo, l’attaccante svizzero concretizza la sua unica vera occasione, trovandosi in una posizione perfetta per respingere un tiro di Kuavita respinto da Penders.
Croky Cup: Standard eliminato dal Genk a causa di un gol nel finale di Hrošovský ai supplementari (2-1)
Cosa avrebbe detto il VAR del gol annullato a Benjdida?
Questo punteggio di apertura avrebbe potuto sbalordire i Limburger. Sono stati condotti senza essere stati messi in pericolo. Questo stendardo si era comportato come un serpente che aveva appena morso la sua preda e aspettava di sentire gli effetti mortali del suo veleno.
Per sua fortuna, Thorsten Fink può contare su una panchina ben fornita, che deve far diventare verde d’invidia Ivan Leko. In pochi minuti Tolu Akorodare ha dimostrato di essere molto più pericoloso del suo concorrente sudcoreano. I 197 centimetri del nigeriano erano troppo difficili da respingere per Sutalo, incapace di vincere il suo duello aereo.
È bastato che il Genk si svegliasse e portasse un po’ di follia nel suo gioco per destabilizzare lo Standard. Come avevano fatto Anderlecht, Anversa e La Gantoise nelle ultime settimane. Da quel momento in poi, il Racing ha sfondato il muro di Liegi, senza romperlo definitivamente, soprattutto a causa della goffaggine di Matte Smets (tiro troppo veloce) e della sfortuna (Hautekiet molto vicino all’autogol).
Per ironia della sorte, lo Standard è stato coinvolto nel suo stesso gioco durante gli straordinari. I Principati sfiorano per due volte il gol decisivo, ma manca loro qualcosa per fare la differenza. Il gol di Benjdida è stato annullato per fuorigioco di pochi centimetri da Camara, autore del cross. Cosa avrebbe deciso il VAR se fosse stato utilizzato in questa fase della competizione?
Hrosovsky ha sfruttato appieno questi pochi centimetri. Il tiro del centrocampista slovacco trafigge la difesa e passa tra le gambe di un difensore regalando al Genk il biglietto per i quarti di finale.
Essere uno specialista della Coppa del Belgio significa anche questo: riuscire a rialzarsi nonostante i temporali vissuti durante una partita. Lo Standard ci è quasi arrivato, ma non è bastato.