L'irlandese Denis Coulson, il francese Loïck Jammes e il neozelandese Rory Grice sono accusati di aver violentato una studentessa, nel 2017, durante una festa dopo una partita contro l'UBB, a Bordeaux, la notte dell'11 marzo 2017. Gli altri due giocatori processati in questo caso sono il neozelandese Dylan Hayes e l'irlandese Chris Farrell: dovranno rispondere del reato di “omessa prevenzione del reato di stupro”. Tutti contestano i fatti di cui sono accusati e beneficiano della presunzione di innocenza. Se i primi tre ammetterono nel corso delle indagini di aver avuto rapporti sessuali con la giovane, affermarono sempre che tali rapporti erano stati consensuali.
Tutti i protagonisti si presentarono all'apertura del processo, alle 14. Assente lo scorso giugno, vittima di un incidente stradale che ha portato al rinvio del processo, l'irlandese Denis Coulson è arrivato con il suo avvocato, M.e Dreyfus-Schmidt, usa le stampelle per camminare.
Due settimane di prova
Dall'apertura dei dibattiti, Me Anne Cadiot-Feidt, uno degli avvocati della parte civile, una giovane donna di 27 anni, ha chiesto la seduta a porte chiuse. «Mi chiedo quale sia la coerenza di questa richiesta, vista la copertura mediatica che è stata data a questa vicenda», ha reagito Me Denis Dreyfus, avvocato di Loïck Jammes. Poiché l'udienza a porte chiuse è un diritto nei casi di stupro, quando richiesta dalla parte civile, è stata ordinata dal tribunale.