A sorprendere questa domenica è stato l’atleta keniano Sabastian Sawe, che al suo debutto sulla distanza è stato proclamato vincitore della 44esima edizione della Maratona Valencia Trinidad Alfonso e lo ha fatto con il tempo provvisorio di 2:02:06, il miglior record del mondo del 2024 dieci secondi in meno rispetto a quello registrato da Benson Kipruto a Tokyo all’inizio dell’anno.
Finora specialista della Mezza Maratona, distanza nella quale ha ottenuto grandi trionfi, questo atleta di 28 anni ha vinto una corsa dedicata a onorare le vittime della Dana che ha devastato diverse zone di Valencia un mese fa.
Dopo la caduta prima della vincitrice Keneisa Bekele e davanti a Sisay Lemma, vincitrice nel 2023 con il quarto miglior punteggio nella storia della maratona, la corsa è entrata nella fase finale.
Daniel Mateiko, ritiratosi nelle sue prime due maratone, sferrò un attacco che gli allungò la testa già rimpicciolita ma non ebbe la forza di sostenerlo e Sawe lo superò poco dopo e si diresse verso la vittoria finale davanti all’etiope Deresa Geleta, vincitore a Siviglia, che ha stabilito un ottimo punteggio di 2:02:38.
Sawe è stato il primo a tagliare il traguardo presieduto da un arco con il motto “Força, València”, un altro esempio di come questa edizione della Maratona Valencia sia stata segnata dalle conseguenze dei danni che si verificano da poco da un mese, ha devastato diverse regioni della Valencia, tra cui tre quartieri della capitale, con un bilancio provvisorio di 222 morti, quattro dispersi e ingenti danni materiali.
Nella categoria femminile, l’atleta etiope Megertu Alemu ha rispettato il pronostico questa domenica ed è stata proclamata vincitrice della Maratona Valencia Trinidad Alfonso con il punteggio provvisorio di 2:16:49, quindici secondi sopra il suo record personale. L’etiope era il grande favorito ed è stato anche il primo a tagliare il traguardo.
La partenza, alle 8.15, è avvenuta dopo un commosso tributo alle vittime dei danni che hanno devastato diverse zone di Valencia in una sequenza che si è ripetuta nove volte, una per ciascuna delle partenze date per dare fluidità ai 35.000 corridori, è stato trasmesso un messaggio di ringraziamento ai corridori e è stato suonato l’inno regionale valenciano.
Quando al termine della corsa del 2023, l’imprenditore Juan Roig, promotore del test attraverso la Fondazione Trinidad Alfonso, ha offerto un milione di euro a chi fosse riuscito a realizzare un record mondiale nel test del 2024, ha alimentato la speranza che le strade di Valencia diventassero protagoniste in questa impresa.
In linea di principio, il grande ostacolo era lo svolgimento dei Giochi Olimpici di Parigi, ostacolo che l’organizzazione pensava potesse essere superato, anche se con difficoltà. Ma la morte in un incidente stradale a febbraio del keniano Kelvin Kiptum, attuale detentore del record mondiale con il punteggio di 2:00:35 ottenuto nel 2023 a Chicago (Stati Uniti), ha spento quasi definitivamente quella speranza nella categoria maschile.
Sawe era lontano da quel traguardo e anche quasi trenta secondi sopra il record del test, che Lemma aveva stabilito un anno fa con 2:01:48. Nessun record anche per la Spagna, perché il primo spagnolo, Ibrahim Chakir, ha tagliato il traguardo con un tempo provvisorio di 2:07:31, quasi due minuti sopra il punteggio di Tariku Novales in questo stesso evento nel 2023.
Nella categoria femminile, invece, il sogno del record è rimasto vivo anche oltre l’appuntamento di Parigi. Tuttavia, poco più di un mese fa, la prestazione stratosferica a Chicago (Stati Uniti) della keniana Ruth Chepngetich, che stabilì un nuovo record del mondo fermando il cronometro su 2:09:56, rese l’impresa quasi irrealizzabile e lei la superò. ad una cascata di dimissioni. Alemu era molto lontano, quasi sette minuti, da quel traguardo, inoltre ha tagliato il traguardo due minuti dopo il 2:14:57 che è il record della manifestazione valenciana e quindici secondi sopra il suo record personale.