La capogruppo ecologista Marine Tondelier e Lucie Castets, candidata l'estate scorsa a Matignon per il Nuovo Fronte Popolare, ha invitato sabato ad un incontro “applicazione comune” della sinistra alle prossime elezioni presidenziali, all’indomani di un intervento sullo stesso tema di Jean-Luc Mélenchon.
“Ora dobbiamo organizzarci per ottenere la maggioranza in Parlamento e vincere le prossime elezioni presidenziali”, affermano i due firmatari di un articolo pubblicato online sul sito del quotidiano Francia occidentale.
“Crediamo che ogni vittoria sia una storia di squadra e che l’urgenza ci imponga di essere in grado di unirci attorno alle nostre convergenze. sottolineano.
Annunciano la creazione del sito “gagnons-ensemble.fr” che dovrebbe fungere da sito “quadro di riflessione e di azione comune, per vincere la battaglia culturale contro la destra e l'estrema destra”.
I due firmatari pongono come prerequisito ciò che presentanoe: “auspicare una candidatura congiunta per le prossime elezioni presidenziali, senza porre questo o quel nome come prerequisito per il lavoro collettivo”.
Il giorno dopo una dichiarazione di Mélenchon
Questa presa di posizione di Marine Tondelier e Lucie Castet arriva all'indomani di una dichiarazione di Jean-Luc Mélenchon che non è passata inosservata poiché assomiglia ad un'offerta di servizi.
Il leader della sinistra radicale ha proposto venerdì a coloro che vogliono unirsi a La France insoumise di indossare “una domanda congiunta” sulla base del suo programma in caso di elezioni presidenziali anticipate.
“Siamo favorevoli ad una candidatura congiunta. Ce lo siamo detti dieci volte, in base al programma. E visto che andiamo avanti con il programma, beh, venga chi vuole, è il benvenuto”, ha lanciato il leader della France insoumise, che vuole le dimissioni del presidente Emmanuel Macron, e spera quindi nell'organizzazione di elezioni presidenziali anticipate.
Il leader, già tre volte candidato alle presidenziali, ha proposto un “oofferta federativa” a “chi vuole” unisciti a LFI a “presentare una candidatura congiunta per le elezioni presidenziali”. Ha escluso il Partito Comunista dal suo approccio e “il diritto del Partito socialista” perché “ci rifiutiamo di seguire chi ci insulta lungo il cammino”.
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