Padre del genero di Trump, prossimo ambasciatore americano in Francia

Padre del genero di Trump, prossimo ambasciatore americano in Francia
Padre del genero di Trump, prossimo ambasciatore americano in Francia
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Prima dell'insediamento di Donald Trump, il 20 gennaio, continuano gli appuntamenti negli Stati Uniti. Il presidente eletto ha annunciato sabato di scegliere Charles Kushner, padre di suo genero ed ex consigliere Jared Kushner, come ambasciatore americano in Francia.

Si tratta di una nomina nuova, atipica per un uomo che ha avuto problemi con la legge. Questo magnate dell'immobiliare sarà inviato a Parigi per “rafforzare la partnership tra gli Stati Uniti e la Francia, il nostro più antico alleato e uno dei nostri più forti”, ha spiegato Donald Trump sul suo Truth Social network.

Graziato da Donald Trump

Charles Kushner ha trascorso un anno in una prigione federale per appropriazione indebita di tasse ed è stato graziato da Donald Trump verso la fine del suo primo mandato alla Casa Bianca.

Suo figlio Jared Kushner è il marito di Ivanka Trump, la figlia maggiore del presidente, ed è stato consigliere di Donald Trump, in particolare sul Medio Oriente, durante il suo primo esercizio di potere.

All'origine di atti sordidi

Charles Kushner, ora 70enne, una volta passò le redini a suo figlio per gestire l'impero immobiliare di famiglia, Kushner Companies. Perché ha dovuto scontare una pena detentiva dopo essersi dichiarato colpevole nel 2004 di frode fiscale, manomissione di testimoni e contributi illegali alle campagne elettorali.

L'uomo d'affari ha ammesso in particolare atti sordidi nell'ambito di questa vicenda: aveva assunto una prostituta per sedurre suo cognato, che collaborava a un'indagine sul finanziamento della campagna elettorale. Charles Kushner aveva filmato l'incontro tra loro con sua sorella, moglie di quest'uomo, per dissuaderla dal testimoniare contro di lui.

Il nostro dossier sugli Stati Uniti

Il presidente eletto sabato ha descritto Charles Kushner come un “brillante leader d’affari”, un “filantropo” e un “buon negoziatore”, senza mai menzionare i suoi intoppi legali.

Dalla sua elezione contro Kamala Harris il 5 novembre, Donald Trump ha fatto una serie di nomine clamorose all’interno della sua amministrazione, circondandosi di lealisti dai profili spesso controversi.

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