La Georgia blocca il processo di adesione all’UE, l’opposizione denuncia il “colpo di stato costituzionale”

La Georgia blocca il processo di adesione all’UE, l’opposizione denuncia il “colpo di stato costituzionale”
La Georgia blocca il processo di adesione all’UE, l’opposizione denuncia il “colpo di stato costituzionale”
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Un mese dopo la contestata vittoria del partito Sogno georgiano alle elezioni legislative del 26 ottobre, e due ore dopo l’adozione da parte del Parlamento europeo di una risoluzione non vincolante che chiedeva una nuova votazione, il governo ha annunciato la sospensione del processo dell’integrazione europea, riferisce non senza malgrado il quotidiano di Tbilisi Risonanza quotidiana.

Giovedì 28 novembre, il primo ministro Irakli Kobakhidzé, di cui è stata appena confermata la guida del governo, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa trasmessa dal sito georgiano InterPressNews :

“Abbiamo deciso di non mettere all’ordine del giorno la questione dell’apertura dei negoziati con l’Unione europea prima della fine del 2028, e rifiutiamo anche qualsiasi sussidio di bilancio da parte dell’Unione fino alla fine del 2028”.

“Non entreremo nell’Ue chiedendo l’elemosina”

La Georgia aveva ottenuto lo status di candidato all’UE nel dicembre 2023. Per il governo, accusato dal Parlamento europeo di inclinazioni filo-russe e autoritarie, la questione dell’adesione era diventata “un’arma di ricatto e di manipolazione, e quella della divisione della società [entre tenants et opposants à l’entrée dans l’UE]”. Secondo Kobakhidze, i

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