il voto non c’è stato, la sinistra denuncia “l’ostruzionismo” dei macronisti

il voto non c’è stato, la sinistra denuncia “l’ostruzionismo” dei macronisti
il voto non c’è stato, la sinistra denuncia “l’ostruzionismo” dei macronisti
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I deputati non hanno potuto votare questo giovedì 28 novembre il disegno di legge proposto da La insoumise volto ad abrogare la riforma delle pensioni a 64 anni.

È mezzanotte questo venerdì 29 novembre e i macronisti possono rivendicare la vittoria: il testo che abroga la riforma delle pensioni a 64 anni, sostenuto da La France insoumise e dagli eletti del Nuovo Fronte Popolare, non sarà adottato. Come previsto dal regolamento dell'Assemblea nazionale, i dibattiti nella nicchia parlamentare della LFI si sono conclusi. Il disegno di legge non sarà quindi sottoposto al voto dei deputati.

Per impedire lo svolgimento del voto, i macronisti hanno utilizzato una tecnica vecchia quanto l'Assemblea nazionale e già utilizzata in passato dalla sinistra: l'ostruzione parlamentare. Gli eletti della “base comune” hanno presentato centinaia di emendamenti per ritardare il più possibile il voto.

Vittoria simbolica per la LFI nel pomeriggio

“La macronie è finita e (…) il primo voto per abrogare davvero la riforma delle pensioni a 64 anni sarà mercoledì prossimo, durante la censura che permetterà sia di far cadere il governo Barnier ma anche di annullare questo pensionamento a 64 anni che nessuno vuole”, ha reagito alla stampa la presidente del gruppo LFI, Mathilde Panot, al termine dei dibattiti.

Nel tardo pomeriggio i sostenitori dell'abrogazione hanno ottenuto ancora una vittoria simbolica: hanno respinto con 241 voti favorevoli e 100 contrari gli emendamenti con cui i loro colleghi del governo “base” volevano svuotare il testo della sua sostanza.

Questa “brutta sconfitta per il campo presidenziale” dimostra che “esiste una maggioranza nell'Assemblea e nel Paese a favore dell'abrogazione”, ha accolto con favore la deputata della LFI Clémence Guetté.

La tensione è cresciuta in crescendo nell'emiciclo nel corso della giornata, culminando intorno alle 22 con un incidente provocato dal deputato del MoDem Nicolas Turquois. Prima che Nicolas Turquois lasciasse l'emiciclo sono intervenuti il ​​presidente del gruppo MoDem Marc Fesneau e gli uscieri.

I deputati di sinistra hanno continuato a denunciare l’ostruzionismo del campo macronista, criticando “sabotaggi indegni” o “metodi criminali”. E mercoledì hanno giurato di vendicarsi, facendo cadere il governo… se la Marina lo deciderà.

France

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