L'arresto dell'ex presidente della Federcalcio algerina è legato al Marocco?

L'arresto dell'ex presidente della Federcalcio algerina è legato al Marocco?
L'arresto dell'ex presidente della Federcalcio algerina è legato al Marocco?
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Diversi media marocchini hanno riferito che Kheïreddine Zetchi, ex presidente della Federcalcio algerina (FAF), è stato posto in custodia cautelare. Hanno attribuito questa decisione al suo rifiuto di opporsi all'emendamento del regolamento di adesione alla Confederazione di calcio africano (CAF) durante l'assemblea generale tenutasi a Rabat nel marzo 2021. Questo emendamento prevedeva il rifiuto dell'adesione a qualsiasi federazione proveniente da un territorio non riconosciuto come uno stato indipendente dalle Nazioni Unite, impedendo così al Polisario di aderire alla CAF.

Il sito web di Assahifa ha pubblicato un articolo intitolato «L'ex presidente della FAF incarcerato per essersi opposto all'adesione alla CAF del Polisario». Da parte sua, Hibapress ha scritto: «Gli osservatori ritengono che la vera ragione del suo arresto sia il suo voto contro l'adesione del separatista Fronte Polisario alla CAF in una riunione tenutasi a Rabat».

Allo stesso modo, il quotidiano online Rue20 ha titolato: «L'Algeria ha incarcerato l'ex presidente della FAF dopo il suo voto contro l'adesione al Polisario della CAF». Quanto alla stazione radio marocchina MedRadio, scrive che «alcuni osservatori ritengono che la sua detenzione sia legata al suo voto contro l'adesione del Fronte separatista Polisario al CAF in una riunione a Rabat».

Davvero il Polisario c'entra con l'arresto di Zetchi?

Si dimenticano però di sottolineare che il caso non riguarda solo Zetchi. Nelle ultime settimane, le autorità giudiziarie e di sicurezza algerine hanno lanciato una campagna contro diversi ex presidenti delle FAF. Si tratta di un'operazione Mani Pulite (Mani Pulite) estesa e arriva appena tre anni dopo il presunto voto di Zetchi al CAF.

Contrariamente a quanto affermano alcuni media marocchini, che attribuiscono le loro informazioni a «osservatori», i media algerini segnalano che Kheïreddine Zetchi è sotto processo con l'accusa di «firmare contratti dubbi, non conformi alla normativa vigente, volti a concedere vantaggi ingiustificati a terzi».

Zetchi è anche accusato di irregolarità nella gestione di «contratti e transazioni», compresi bonus e benefici finanziari concessi ad ex funzionari della FAF, bonus in valuta estera per giocatori locali e appropriazione indebita di fondi pubblici attraverso l'inflazione dei conti di vitto e alloggio. È anche accusato di «spese eccessive in occasione della Coppa d'Africa per giocatori locali organizzati in Algeria, nonché di altri reati».

Nessun media algerino ufficiale o privato ha menzionato alcun legame tra l'arresto di Zetchi e il Marocco o il Polisario. Pertanto, stabilire un collegamento tra questo caso e il Marocco è una mera speculazione, poiché la loro tesi non è stata supportata da prove.

Vale anche la pena ricordare che anche i successori di Zetchi, Charaf-Eddine Amara (2021 – 2022) e Djahid Zefizef (2022 – 2023), sono perseguiti per «non aver annullato i dubbi contratti firmati da Kheïreddine Zetchi e per non aver denunciato queste transazioni , che sono rimasti in vigore nonostante il loro carattere illegale».

Le autorità algerine hanno recentemente mostrato interesse politico per il settore sportivo, in particolare nominando ministro dello Sport l'attuale presidente della FAF, Walid Sadi.

La recente campagna contro i tre ex presidenti della FAF e altri funzionari ha lo scopo di rassicurare l'opinione pubblica algerina sul fatto che il settore ha ripreso il controllo. La stampa locale elogia Walid Sadi mentre critica i suoi predecessori, accusati di non essere riusciti a integrare i comitati CAF.

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