In Ciad e Senegal, l’esercito francese si è spinto verso l’uscita: Libération

In Ciad e Senegal, l’esercito francese si è spinto verso l’uscita: Libération
In Ciad e Senegal, l’esercito francese si è spinto verso l’uscita: Libération
-

Analizzare

Articolo riservato agli abbonati

Giovedì 28 novembre, in serata, N'Djamena ha denunciato gli accordi di difesa con Parigi, mentre il presidente Faye ha annunciato la volontà di chiudere le basi militari francesi in Senegal. Un affronto da parte di questi vecchi alleati di Parigi nel continente.

È un doppio schiaffo in faccia per la Francia. Giovedì 28 novembre, due paesi alleati – e due ex colonie – hanno espresso il desiderio di vedere partire i soldati francesi di stanza sul loro territorio. “A 65 anni dalla nostra indipendenza, le autorità francesi devono prendere in considerazione un partenariato senza presenza militare, ma che sia un partenariato ricco, un partenariato fruttuoso, un partenariato privilegiato e globale come quello che abbiamo con molti altri paesi, Lo ha spiegato il presidente senegalese, Bassirou Diomaye Faye, in un'intervista all'Agence Presse. Il Senegal è un paese sovrano e la sovranità non consente la presenza di basi militari”. Quasi contemporaneamente, in serata, lo ha annunciato il governo ciadiano “la sua decisione di porre fine all'accordo di cooperazione in materia di difesa firmato con la Repubblica francese”.

Il colpo è duro per Parigi. Dopo essere stato costretto a lasciare il Mali, il

France

-

PREV Il Real Madrid è il protagonista della lista dei candidati al premio FIFA The Best
NEXT “Anche noi siamo laici” perché “non c’è alcun vincolo nella religione” – Telquel.ma