L’uomo più ricco d’Europa nega il coinvolgimento nel presunto piano di spionaggio del deputato francese – POLITICO

L’uomo più ricco d’Europa nega il coinvolgimento nel presunto piano di spionaggio del deputato francese – POLITICO
L’uomo più ricco d’Europa nega il coinvolgimento nel presunto piano di spionaggio del deputato francese – POLITICO
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Ruffin, 49 anni, ex giornalista e regista, ha ottenuto il riconoscimento nazionale nel 2016 con il suo documentario “Merci Patron!” (Grazie, capo!). Il film satirico, che ha vinto l’equivalente francese di un Oscar, segue con ironia due ex dipendenti di una fabbrica di proprietà di Arnault che hanno perso il lavoro dopo che la produzione è stata delocalizzata in Polonia. Ruffin è stato eletto alla camera bassa della legislatura francese, l’Assemblea nazionale, sulla scia del successo del film.

Arnault si è ritrovato in tribunale dopo essere stato chiamato al banco dei testimoni durante il processo contro Bernard Squarcini, ex capo della Direzione generale della Sicurezza interna (DGSI) — L’agenzia di sicurezza interna francese, simile all’FBI negli Stati Uniti o all’MI5 nel Regno Unito.

L’accusa sostiene che Squarcini abbia illegalmente spiato obiettivi nazionali per conto di LVMH – incluso Ruffin – sia durante il suo mandato presso la DGSI, che durò dal 2008 al 2012, sia successivamente come capo della sua società di intelligence privata.

Squarcini nega ogni addebito.

Nel 2013, LVMH avrebbe assunto Squarcini per infiltrarsi in Fakir, un trimestrale satirico gestito da Ruffin, durante la produzione di “Merci Patron!” L’operazione è durata tre anni ed è costata al gruppo quotato in borsa oltre 2 milioni di euro, hanno affermato i pubblici ministeri.

Il processo, iniziato all’inizio di questo mese, mira a stabilire se le risorse statali siano state utilizzate per perseguire gli interessi privati ​​di LVMH. Ruffin, che è parte in causa, ha chiesto che Arnault fosse chiamato a testimoniare.


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