Il KAA Gent voleva fare il pandoering fuori dalla partita contro l’Anderlecht nella Conference League, ma non avrebbe funzionato. Un Lugano intelligente ha dato un altro colpo alle truppe di Vrancken, anche se i Buffaloes non meritavano di perdere.
Lo scorso fine settimana il KAA Gent ha dovuto affrontare un duro colpo contro l’RSC Anderlecht nella Jupiler Pro League. Hanno perso 6-0 al Lotto Park e quindi era importante provare a riconquistare i propri diritti in Conference League.
Dopo tre giorni di partita, i Buffaloes, come l’avversario del Lugano, hanno vinto 6 su 9 e potrebbero far bene con una vittoria in vista dei primi 8 nella terza Coppa dei Campioni.
Quattro esordienti nel Vrancken titolare undici
L’allenatore Vrancken ha quindi scelto quattro nomi nuovi rispetto alla partita contro l’Anderlecht. Gudjohnsen è stato preferito a Dean in attacco, Kums ha potuto prendere ritmo a centrocampo e Araujo è stato nuovamente titolare come terzino sinistro.
Abbiamo Schmidt in porta al posto di Roef. I giapponesi però hanno dovuto cedere dopo cinque minuti ad una tagliente azione degli svizzeri. Vladi ha concesso molto bene a Mahou e così è arrivato il rapido 1-0 grazie alle gambe di Schmidt.
Quindi toccava a Gent venire, ma non sarebbe stato facile. Non sono mancati il possesso palla e la pressione, ma in realtà creare occasioni da lì era una questione completamente diversa. Solo dopo l’introduzione dell’inevitabile Gandelman, subito dopo l’ora, si sono presentati ulteriori pericoli.
Il deficit rapido non è mai stato recuperato
Lo stesso Gandelman ha avuto una grande occasione, ma l’ha puntata sul portiere della squadra di casa, anche se giocava a tre ore da casa. Ma il pareggio non è mai arrivato e il gol è stato segnato dall’altra parte.
A cinque minuti dalla fine il Doumbia mette completamente a tacere la partita. Il Gent ci ha provato ancora, ma con 6 su 12 deve ancora guadagnare qualche punto nelle ultime due partite. La top 8 sarà comunque difficile, il Lugano potrà festeggiare fino a tarda notte.