“Rabia”, una fiction mozzafiato, ispirata a fatti realmente accaduti, sulle donne di Daesh

“Rabia”, una fiction mozzafiato, ispirata a fatti realmente accaduti, sulle donne di Daesh
“Rabia”, una fiction mozzafiato, ispirata a fatti realmente accaduti, sulle donne di Daesh
-

La tedesca Mareike Engelhardt ha messo in dubbio il fascino del male da quando ha scoperto il passato nazista dei suoi nonni. Questa ossessione esplodeRabia. Il primo lungometraggio di questo sceneggiatore e regista di serie intende esplorare “reclutamento di massa, meccanismi di disumanizzazione, frustrazione di una gioventù senza punti di riferimento, al di là dell’Islam e del jihad”. Ed ha un successo fantastico. Megan Northam, (la luminosa interprete di Insalata greca, di Cédric Klapisch ) è sorprendentemente ingenuo e selvaggiamente misto, nei panni di una giovane recluta di Lubna Azabal (Incendi, Il blu del caftano) nell'a casa delle mogli dei combattenti dello Stato Islamico. 

Storia

A 19 anni, stanca di cambiare vecchi in un ospedale in Francia, Jessica decide di volare lontano da casa seguendo la sua migliore amica. È il 2014. Destinazione Siria. A Raqqa si sono unite a una madafa (o casa per le future mogli dei soldati dello Stato Islamico), insieme a un centinaio di altre ragazze provenienti da tutto il mondo. Rifiutandosi infine di sposarsi, Jessica (ribattezzata Rabia (Rage)), inizierà uno stallo con il feroce e carismatico direttore del locale. Un personaggio ispirato alla criminale marocchina Fatiha Mejjati, alias Oum Adam, soprannominata “la vedova nera”.

Amiamo

A porte chiuse sotto tensione, in un universo completamente nuovo (ricostituito in un'ex fabbrica di tabacco francese, a Sarlat, in Dordogna!). Rabia è il risultato di una seria indagine documentaria, portata avanti nell'arco di cinque anni dal regista. Ha intervistato giovani donne di ritorno dall'inferno siriano, ha assistito ai loro processi, spesso accompagnata nelle sue ricerche da una giornalista specializzata in jihadismo femminile, Céline Martelet.

Ci piace di meno

La durata, quasi troppo… breve (1h34). Due ore non sarebbero state troppe, per una volta, per questa affascinante immersione nel sistema messo in atto dallo Stato islamista e nella complessità dell'animo umano, ispirata da eventi reali.

-