Il Manises CF affronta stasera una doppia sfida: battere il Getafe in Copa del Rey e salvare la continuità del suo allenatore, Santi Marín. Lo ha confermato il presidente del club, Manuel Regalado.che domenica scorsa ha informato l'allenatore che la sua permanenza dipende dal risultato. I due hanno trascorso mezza giornata a Radio Marca Valencia.
“La decisione è stata presa molto tempo fa”Ha detto Regalado, anche se ha negato che l'informazione sia trapelata dall'interno del club. Il presidente ha spiegato che l'obiettivo principale è la promozione in Terza Divisione, cosa che ritiene incompatibile con i risultati ottenuti negli ultimi mesi: “L'obiettivo è la promozione diretta con la rosa che ha” [el Manises tiene un partido menos y si gana estaría a un punto de la promoción].
L’allenatore, però, ha l’occasione per ribaltare la situazione. “Se battono il Getafe, continueranno fino alla fine”, ha detto Regalado. Il presidente, inoltre, ha sottolineato l'importanza dell'allenatore nell'evoluzione della squadra: “Sono super grato. “Santi Marín ha portato il Manises dov’è adesso, ma questo è il calcio”.
Santi Marín, da parte sua, ha riconosciuto la difficoltà della situazione, anche se l'ha presa con umorismo: “Dopo l'allenamento domenicale Manolo [el presidente] Mi informa dell'espulsione dopo la partita contro il Getafe, a meno che non battessi il Getafe, cosa che mi permetterebbe di disputare il prossimo turno di Coppa… potremmo esserlo fino alla Supercoppa. Pur non condividendo la decisione, ha mostrato rispetto per la posizione di Regalado: “La data di scadenza è stata fissata dal presidente in base alle sue ragioni. “Devi rispettarlo, anche se non lo condividi.”
L'allenatore si è lamentato del cambiamento di approccio del club: “L'anno scorso non c'erano obiettivi chiari e anche così abbiamo lottato per la promozione e vinto uno scudetto che ci ha permesso di arrivare fin qui”. Sa però che l’obiettivo attuale è chiaro: “Salire in terza posizione. “Ciò può essere ottenuto come campioni o attraverso una fase di promozione”.
Marín ha lavorato intensamente affinché la squadra potesse competere contro il Getafe. “Ho dato loro dati concreti. È una squadra dalle linee molto ravvicinate, che difende in 35-38 metri. “Non rinunceremo ai nostri principi”, ha commentato la strategia dell'incontro.
L'allenatore era motivato anche dalla sfida di affrontare una squadra di Prima Divisione.: “Pensare che Bordalás abbia sprecato un minuto per preparare una partita del Manises mi riempie di orgoglio”.
Inoltre, Marín ha sottolineato il sostegno dei tifosi: “Giocare in casa, con 4.000 persone a tifare, è una sfida entusiasmante”.
Per il presidente la serata è cruciale non solo per la Coppa, ma per il futuro del club: “Io non lancio sassi sul mio tetto. Se vinciamo, continuiamo. Ma non possiamo permetterci un altro anno perduto”.