Municipale 2026: Anne Hidalgo non si candiderà per un terzo mandato a Parigi: Notizie

Municipale 2026: Anne Hidalgo non si candiderà per un terzo mandato a Parigi: Notizie
Municipale 2026: Anne Hidalgo non si candiderà per un terzo mandato a Parigi: Notizie
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Nei pressi di Le Monde, martedì 26 novembre, Anne Hidalgo ha annunciato che non si candiderà alle elezioni municipali del 2026 nella capitale. “È una decisione che ho preso molto tempo fa”, afferma.

Parigi avrà un nuovo sindaco nel 2026. In un'intervista rilasciata a Mondo e pubblicato martedì 26 novembre, Anne Hidalgo annuncia che non si candiderà per un terzo mandato nella capitale. In carica al municipio di Parigi dal 2014, il candidato socialista alle presidenziali del 2022 è stato in gran parte rieletto nel 2020, in occasione delle ultime elezioni municipali.

Non mi candiderò per un terzo mandato. È una decisione che ho preso molto tempo fa“, assicura Anne Hidalgo ai nostri colleghi. “Ho sempre creduto che bastassero due mandati per realizzare cambiamenti profondi. Per rispetto dei parigini, ho voluto annunciarlo abbastanza presto e in un momento che ci permettesse di preparare una trasmissione pacifica.“, prosegue. La consigliera socialista assicura che resterà sindaco”fino all'ultimo giorno” e che continuerà a fare politica dopo il 2026.

Chi succederà ad Anne Hidalgo?

La battaglia per la successione di Anne Hidalgo è già iniziata. Emmanuel Grégoire, ex primo deputato di Anne Hidalgo e divenuto deputato del Nuovo Fronte Popolare durante le ultime elezioni legislative, ha già presentato domanda. Recentemente anche il senatore Ian Brossat ha affermato:disponibileMa il sostegno di Anne Hidalgo è rivolto a un altro candidato, il senatore socialista parigino Rémi Féraud. “Lo conosco bene, lo apprezzo da molto tempo; è colui che potrà portare avanti la nostra storia e reinventare un futuro per Parigi. Ha la solidità, la serietà e la capacità necessarie per unire le persone“, assicura a Le Monde.

Il sindaco di Parigi si batte per un comizio della sinistra, con ambientalisti e comunisti, a partire dal primo turno delle elezioni municipali del 2026, escludendo tuttavia La insoumise (LFI). “Non siamo affatto sullo stesso registro di valori e la loro recente proposta di abrogare la legge sull’apologia del terrorismo lo dimostra bene“, sottolinea.

pubblicato il 26 novembre alle 6:37, Quentin Marchal, 6Medias

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