Il candidato indipendente Călin Georgescu ha dichiarato lunedì di non essere un estremista, come è “accusato”, ma di essere soltanto “un rumeno che ama il suo Paese”. Si è rivolto anche a Elena Lasconi, alla quale ha detto che non aveva motivo di essere felice di essere entrata al secondo turno delle elezioni presidenziali.
“Signora Lasconi, sarò molto diretto con lei e con il resto dei partiti. Non hai nulla di cui essere felice. La gente non è contenta di ciò che i politici hanno fatto in questi anni. Anche tu eri, e sei, parte di questo progetto politico che ci ha portato allo stato attuale, disastroso.
Perché sei felice di essere arrivato al secondo round? Stai trasmettendo la gioia dell’elettorato del partito? Avresti dovuto candidarti per questo popolo, non solo per l’elettorato del partito, o contro di me.
Carissimi, abbiamo tutti una grande, nobile missione, faremo la storia, come ho detto, e non la politica.
Si avvicina un anno estremamente difficile, il vero terremoto sta arrivando, e sarà soprattutto economico”, ha detto Călin Georgescu in un video.
Il candidato, che si è presentato al secondo turno delle elezioni presidenziali, ha affermato che l’attuale classe politica delude l’elettorato da 35 anni.
“Purtroppo voi politici siete quelli che hanno spostato queste placche tettoniche contro il nostro Paese, per questo vi ho sempre esortato a fare la pace tra di voi, affinché possiate avere pace con il popolo romeno.
Hai speso milioni di euro in questa campagna, solo per mostrarci la guerra come schiava, quando avresti potuto impartire una lezione preziosa attraverso l’arte della pace.
I nostri partner possono aspettare qualche giorno e poi potremo lavorare insieme per il bene di tutti.
Sono accusato di estremismo. Falso. Totalmente falso. Mi dedico completamente al popolo romeno. Rimaniamo direttamente legati ai valori europei, ma dobbiamo ritrovare i nostri valori.
Non sono un estremista, non sono un fascista, sono un rumeno che ama il suo Paese”, ha aggiunto il candidato indipendente.
Riguardo all’orientamento del nostro Paese, ha commentato che “non esiste né Est né Ovest, c’è solo la Romania”, e riguardo al tenore di vita nel nostro Paese, che “la sofferenza non viene da Bruxelles, ma dalle nostre anime”.
Redattore: Liviu Cojan