In vista di un convegno previsto a Nizza, un ex Gran Maestro Massone parla in tutta trasparenza

In vista di un convegno previsto a Nizza, un ex Gran Maestro Massone parla in tutta trasparenza
In vista di un convegno previsto a Nizza, un ex Gran Maestro Massone parla in tutta trasparenza
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Sul trono del soggiorno, ben visibile, c'è una mano di pietra che brandisce una bussola. Apposto alla base della scultura, poggia un quadrato. Insieme, i due strumenti costituiscono il simbolo più noto della Massoneria.

Abbastanza per sorprendere un ospite che non conosce il “vita spirituale” dell'ospite.

“Non nascondo la mia appartenenza sono passati quasi cinquant’anni da quando sono stato iniziato e non è mai stato un problema parlarne”dice Richard Tobaïlem con una risata bonaria.

L'Ordine Iniziatico e Tradizionale dell'Arte Reale (OITAR) (1)una delle numerose famiglie massoniche francesi (leggi a fianco), di cui è stato due volte Gran Maestro, organizza sabato 30 novembre un convegno in un tempio di Nizza (2).

Nello stesso “spirito di trasparenza”il pensionato solleva il velo sui segreti e sulle fantasie che circondano la Massoneria.

I templi massonici sono solitamente chiusi al pubblico. Perché hai deciso di aprire le porte?

Nella Bibbia [évangile selon Matthieu] è scritto: “Bussa e ti verrà aperto.” Questa filosofia si applica anche ai nostri templi. Ogni persona di buona volontà, che cerca di migliorare se stessa, di migliorare il mondo, è la benvenuta. E indipendentemente dal livello del diploma, io stesso non ho studiato. Basta candidarsi.

Tuttavia, i tuoi incontri non sono pubblici, come durante una messa o un convegno. Solo gli iniziati sono i benvenuti…

Ci diamo il diritto di scegliere chi si unirà a noi dopo una serie di colloqui. Questo ci permette di eliminare i semplici curiosi o gli estremisti.

Ma mantenendo questo segreto sulle tue attività, sulla tua appartenenza, susciti curiosità ed estremismo contro di te. E’ un po’ come un serpente che si morde la coda…

E' un vecchio dilemma. Rivelarci ci proteggerebbe da tutte le storie. Ma diventeremmo un club. Non ti iscrivi a un club per raggiungere la realizzazione spirituale. Questa ricerca della verità, questa ricerca di se stessi, molto intima e in questo senso molto segreta, può essere fatta solo con persone di cui ci si fida. E per quanto ne so, non si condivide un segreto con qualcuno che non abbia dimostrato la propria sincerità, il proprio valore.

La segretezza può essere utile anche per fare affari (3). Non giuri di sostenere a tutti i costi un fratello o una sorella?

C'è una muratura di biglietti da visita. Esiste. Ma è marginale. Ed è contrario alla probità che pretendiamo. Se un membro fa qualche imbroglio, viene rimosso.

Un potere significativo, soprattutto sul piano politico, è ancora attribuito ai Massoni. Che ne dici?

In Francia esiste una Massoneria che privilegia le questioni di ordine sociale e sottopone queste riflessioni al mondo politico. È il caso del Grande Oriente di Francia, ad esempio, che è l'obbedienza più antica del Paese e che ha ispirato numerose leggi. Poi c'è una Massoneria che non è politica. Altre correnti, di cui l'OITAR fa parte, si concentrano principalmente sullo studio dei simboli e fanno parte di un approccio spirituale.

Cosa ottieni studiando i simboli?

La Massoneria, che è una scuola di pensiero che non impone dogmi, ci fornisce strumenti educativi, come i simboli, per aiutarci a conoscere noi stessi, a correggere i nostri difetti e a comprendere il mondo… Nella società, quando parliamo di giustizia, ad esempio, finiamo subito per litigare, non andiamo avanti. Ma se mettiamo in discussione i suoi simboli, andiamo oltre. Perché porta una spada e non un bastone? Forse perché in una spada viene proiettato il riflesso di chi la porta. Si riferisce alla sua umanità, alla sua responsabilità.

Indossare un grembiule, seguendo un rito, potrebbe sembrare anacronistico?

Al contrario. Il rituale ci permette di creare uno spazio-tempo sacro in cui fuggire dai problemi quotidiani. Dove possiamo andare per incontrare noi stessi. La nostra modernità, nei suoi aspetti materialisti e consumistici, spinge verso l’individualismo e porta a crisi esistenziali. Le persone hanno bisogno di significato. Di fratellanza. Ideale. E la Massoneria può offrirglielo.


1- “Arte Reale” è un antico nome della Massoneria.

2- Informazioni e registrazione via e-mail: [email protected]

3- Negli anni 2000, a Nizza, fa notizia il caso Renard, un giudice che mescolava un po' troppo i generi per conto della Gran Loggia Nazionale di Francia (GNLF).

OITAR, “la più piccola delle grandi alleanze”

Pur rivendicando l’universalità dei propri valori, la Massoneria non è un’istituzione monolitica. Questi spazi di socialità selettivi che si pretendono umanisti sono frammentati tra diverse associazioni massoniche.

“L'Ordine Iniziatico e Tradizionale dell'Arte Reale è un po' la più piccola delle grandi obbedienze di Francia ed è anche una delle più giovani, dato che è stata creata nel 1974”, riassume Richard Tobaïlem.

Colui che è stato due volte Gran Maestro di questa federazione di logge, conta circa 1.500 membri sparsi tra Francia, Oltremare, Canada, Portogallo e Belgio. Nelle Alpi Marittime sono attivi una decina di rifugi.

Come in tutti i nostri laboratori, lì lavorano fratelli e sorelle.”, tiene a sottolineare il Massone, ricordando che la diversità non è la norma in tutte le obbedienze.

E aggiunge: “Facciamo parte del cosiddetto ramo liberale, dove ogni membro è libero di credere o non credere in un dio rivelato.

Conclude: “Ogni famiglia massonica coltiva le particolarità. Ma alla fine condividiamo lo stesso ideale di un mondo più giusto e fraterno.

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