Jean Canesse, Media365, pubblicato sabato 23 novembre 2024 alle 20:51.
La crisi è molto reale a Manchester. Sabato sera i Citizens hanno subito la quinta sconfitta di fila (la terza in Premier League), e non una sconfitta qualunque. In casa, i giocatori di Guardiola hanno perso 4-0 contro il Tottenham e domenica il Liverpool potrebbe volare in testa alla classifica.
E' una serata che probabilmente passerà alla storia del Manchester City, e non nell'albo delle grandi imprese. Sabato sera, la squadra di Pep Guardiola ha vissuto un vero e proprio calvario nel suo stadio, affrontando in contropiede un formidabile Tottenham, ostacolando (almeno un po') le sue possibilità di vincere il titolo a fine stagione. Dopo quattro sconfitte di fila (due in campionato) e cinque punti di svantaggio subiti dal Liverpool, gli Skyblues sperano comunque di ritrovare un po' di colore dopo la sosta per le Nazionali. Anche Pep Guardiola ha colto l'occasione per annunciare il suo prolungamento al club e Rodri, il grande assente di questa stagione, ha consegnato con orgoglio il suo Pallone d'Oro al pubblico presente nel nord dell'Inghilterra poco prima del calcio d'inizio. Poco prima del naufragio.
Senza Rodri, quindi, né Kovacic, infortunato con la Croazia e assente per diverse settimane, Guardiola non ha potuto contare su un numero 6 professionale ed esperto contro gli Spurs, mentre De Bruyne partirà in panchina. Ciò non ha impedito ai Citizens di offrire un inizio intenso, ma hanno mostrato un'incredibile mancanza di realismo nel loro recinto, esattamente l'opposto degli spietati londinesi. Il Tottenham era già in vantaggio per 2-0 nell'intervallo, grazie alla doppietta di Maddison. Su un servizio d'oro di Kulusevski (0-1, 13°), poi dopo una bella staffetta con Son (0-2, 20°), il leader inglese ha segnato il suo quarto e quinto gol stagionale in Premier League. Nel giorno del suo 28esimo compleanno.
Ad Haaland è mancato tutto
Gli Spurs infatti sono stati attaccati dai mancuniani per tutta la partita ma hanno sempre giocato in contropiede con coraggio e sono rimasti pericolosi fino all'ultimo secondo. È in questo registro che Porro stupisce ancora un po' il City al rientro dagli spogliatoi, ben servito da Solanke (0-3, 53esimo), quaranta minuti prima che Johnson trasformi anche un regalo di Werner in gol (0-4, 90esimo). +3). Efficienza quasi insolente, anche se Ederson ha dovuto lavorare qualche volta, soprattutto davanti a Son e Solanke, il Tottenham ha beneficiato allo stesso tempo del tracollo degli Skyblues in questo settore di gioco.
Se Foden (16°, 43°), Savinho (36°) o anche Bernardo Silva (84°) non sono riusciti a trovare la rete nonostante le buone situazioni, è stato Haaland a simboleggiare la goffaggine mancuniana questo fine settimana. Il marcatore seriale norvegese ha sprecato cinque grandi occasioni, scontrandosi due volte con Vicario (11°, 79°), mancando la porta due volte (5°, 22°) e vedendo un meraviglioso tiro da sinistra che si schiantava contro la traversa (60°).
Tanti fallimenti, che hanno già una conseguenza storica: il Manchester City perde in casa per la prima volta in due anni e 52 partite senza sconfitte. Cosa ancora più grave: questa battuta d'arresto si ripercuote sulla classifica poiché l'Arsenal (3°) è rimontato a breve distanza dalla vittoria pomeridiana contro il Nottingham Forest (3-0). Il Liverpool potrebbe anche (e soprattutto) essere avanti di otto punti vincendo domenica a Southampton. Abbastanza per dire addio al quinto titolo consecutivo nella Perfida Albione?