Ma: Fulgini (80e) per il Lensois // Rongier (49e), Luis Henrique (57e), Höjbjerg (89e) per i marsigliesi.
Sette trasferte, sei successi (una sola battuta d'arresto a Strasburgo), l'OM ama allontanarsi da un Vélodrome che fatica a convincere. In una partita inizialmente frustrante nonostante l'intensità, poi attenuata, la banda di Valentin Rongier ha lasciato Bollaert, e i Lensois, nel freddo dell'inverno, hanno consolidato il loro posto sul podio.
Un inizio fusa
Alla fine di questo pomeriggio, abbuffandosi sul divano mentre guardavano l'acquazzone dalla finestra, gli uomini di Will Still pensavano di far presto sorridere lo zio Gervais. Il boss Martel, 70 anni, è stato scortato da una guardia d'onore per un calcio d'inizio che non ha avuto nulla di fittizio in termini di emozioni. Il secondo brivido in un Bollaert gremito è arrivato da Machado, troppo corto di testa (3e) poi Nzola, venuto a solleticare lo stinco di Rulli (7e), l'inizio di una giornata in cui il portiere olimpico avrebbe ancora una volta dato il massimo. Höjbjerg, uno dei marsigliesi bistrattati in questo 3-5-2 sperimentale architettato da De Zerbi, apre troppo il piede (9)e).
Lo spogliatoio olimpico avrà forse preso una batosta dopo la sculacciata dell'Auxerre prima dell'intervallo (1-3), ma le azioni faticano a tenere il passo (10 tiri a 3 all'intervallo per i Sang et Or). Il Lens insiste dopo un timido gol di Greenwood (21ste). La pralina Sotoca è confezionata da Rulli (22e), allora Medina non è precisa della testa (26e). Idem per Da Costa, che non fa tremare Rulli, solido sui suoi appoggi (42e), né Nzola sulla scia di una prima respinta (42e).
Rongier riaccende la luce
Ma in questa stagione, i settentrionali sono troppo a disagio per piantare pedine. Nemmeno Valentin Rongier, tra l'altro, ma il centrocampista del Marsiglia, titolare per la prima volta da fine settembre a Lione (2-3), fa esplodere il cortile degli ospiti al rientro dagli spogliatoi. Un servizio a quattro stelle di Maupay, che aveva scricchiolato poco prima dell'intervallo (40e), seguito da un piede piatto per rendere Samba intontito (0-1, 49e). Con un pugno rabbioso, Rongier – per il suo terzo gol all’OM dal suo arrivo nel 2019 – ha suonato la tromba. Cliniques, il marsigliese, molto più acuto nelle transizioni, prende il via dieci minuti dopo. Maupay, ancora una volta, è su iniziativa di un contropiede. Si gira di testa su un corner e poi serve, 70 metri più avanti, dopo aver inseguito freneticamente Luis Henrique.
Un copia e incolla dello sciopero di Rongier (0-2,57e). Un ottimo modo per restare sul posto fino agli ultimi dieci minuti pazzeschi. Entrando in partita, Fulgini dà speranza alla sua famiglia (1-2, 80e)allora Labeau-Lascary crede definitivamente di mettere tutto a posto su un controespresso (85e). Conteggio senza VAR e fallo logico in avvio di azione sul ragazzino Nadir. Gol annullato, punizione per il Marsiglia e Höjbjerg da killer a sangue freddo che scaglia una mina a raso terra (1-3, 89e). Meglio, De Zerbi ha addirittura fatto sorridere Wahi inserendolo nel recupero sotto la bronca del Lens. Che serata!
Revivez Lente-OM (1-3)