Questo sabato, 23 novembre, Francis Cabrel spegne 71 candeline. Per festeggiare il suo compleanno, dovrebbe riunire tutta la famiglia questo fine settimana nella sua tenuta di Astaffort, una vera oasi di pace per il cantante.
Quando non è sul palco, come durante il Festival delle Rose dei fratelli Bigflo e Oli, per eseguire uno dei tanti titoli della sua discografia, è ad Astaffort che Francis Cabrel ha il suo alloggio. Nato in questo villaggio del Lot-et-Garonne, il cantante festeggia lì questo sabato il suo 71esimo compleanno. Una festa che dovrebbe essere grande quanto la tenuta in cui vive, acquistata quasi trent'anni fa dalla star. C'è un vecchio edificio del 1850 che ha sedotto il compagno di Piccola Maria grazie all'acustica del suo fienile, divenuto da allora uno studio di registrazione per il cantante e i suoi musicisti.
Tutti i divisori sono facilmente rimovibili e le pareti sono decorate con poster e foto dei musicisti preferiti di Francis Cabrel. Tappeti, divani e poltrone spaiati arredano lo spazio dello studio di registrazione, per permettere a tutti gli artisti di lavorare insieme e di guardarsi l'un l'altro. Lo studio si affaccia sulla sala principale del fienile, una vera e propria sala banchetti, con lucine sulle travi del soffitto e alcuni massicci tavoli di legno, un piccolo palco e una cucina. Abbastanza per sfamare tutti i musicisti, ma anche per organizzare serate pazze. Forse il cantante organizzerà lì il suo compleanno questo sabato? Continua.
FOTO – Céline Dion, Johnny Hallyday, Brad Pitt… Quanto valgono le loro ville? Tutte le foto!
Francis Cabrel: questo sorprendente hobby che lo tiene impegnato al di fuori della musica
Lungi dall'essere stato costruito per ospitare musicisti, il fienile del padre di tre figlie era originariamente uno spazio agricolo. Una funzione che non è scomparsa del tutto, poiché il cantante continua a sostenere la sua tenuta grazie alle sue vigne. La sua tenuta, Domaine du Boiron, produce ogni anno numerose bottiglie grazie al duro lavoro dell'artista. Perché si mette al raccolto quando è giunto il momento! A parigino ha confidato nel 2020 di aver partecipato alla vendemmia dell'anno, che lo ha lasciato “schiena rotta per tre giorni.”
Articolo scritto in collaborazione con 6Medias.