Questo sabato, Emmanuel Macron continuerà a celebrare l'80° anniversario della Liberazione della Francia e dovrà recarsi, questa volta, a Strasburgo. Sono previsti diversi tributi.
Un programma intenso. Ancora una tappa di un lungo ciclo di commemorazioni intorno all'80° anniversario della Liberazione della Francia e della fine della Seconda Guerra Mondiale, il Presidente della Repubblica si recherà sabato 23 novembre a Strasburgo.
Il Capo dello Stato è atteso alle 11.20 a Place Broglie, per assistere ad una cerimonia militare nella quale renderà omaggio alla memoria del generale Leclerc e degli uomini della Seconda Divisione Corazzata, protagonisti della liberazione di Strasburgo il 23 novembre. 1944.
Questa divisione si era ripromessa, tre anni prima, durante il giuramento di Kufra in Libia, di combattere finché la bandiera francese non avrebbe sventolato di nuovo a Strasburgo. In omaggio, quest'ultimo sarà ancora una volta issato sulla guglia della famosa cattedrale della città.
Dopo un discorso all'università, Emmanuel Macron dovrebbe poi visitare l'ex campo di concentramento nazista di Natzweiler-Struthof, l'unico costruito su territorio francese, essendo l'Alsazia allora annessa al Terzo Reich.
Il “Nonostante noi” menzionato
Dopo la visita è previsto un nuovo intervento del Presidente della Repubblica, questa volta nel Palazzo dell'Università di Strasburgo. Secondo l'Eliseo, “sarà l'occasione per discutere della resistenza degli alsaziani, della liberazione del territorio e del tema sempre delicato dell'incorporazione forzata dell'Alsazia-Mosella” nella Wehrmacht.
Infatti, considerati tedeschi sin dall'annessione, più di 130.000 alsaziani e mosellani, soprannominati i “malgrado noi”, furono costretti ad arruolarsi nell'esercito tedesco. 12.000 di loro non tornarono mai in Francia.
I “Nonostante Noi” furono associati in particolare al massacro di Oradour-sur-Glane (Haute-Vienne) nel 1944, uno dei peggiori massacri di civili commessi dai nazisti nell’Europa occidentale. Sono quindi diventati un argomento particolarmente tabù in Francia e nella regione.
Marc Bloch presto al Pantheon?
Proseguendo nel suo programma, Emmanuel Macron potrebbe anche annunciare l'ingresso nel Pantheon dell'accademico e combattente della resistenza Marc Bloch. Professore di storia medievale all'Università di Strasburgo, fu arrestato dalla Gestapo l'8 marzo 1944 e fucilato tre mesi dopo.
Al termine del suo discorso, il Capo dello Stato dovrebbe consegnare la Legion d'Onore al figlio Daniel Bloch.
Al Memoriale dello Struthof, dedicato agli eroi e ai martiri della deportazione, Emmanuel Macron riaccenderà la fiamma ai piedi dell'edificio, dopo una “visita sobria e solenne” al campo, dove persero la vita 17mila persone.
Infine, il Presidente della Repubblica dovrebbe concludere la sua giornata di omaggi con una visita al Museo Memoriale dell'Alsazia-Mosella, situato a Schirmeck. Quest'ultimo testimonia la vita quotidiana degli abitanti della regione tra il 1870 e il 1945. Rende anche omaggio ai 36.000 alsaziani e mosellani morti durante la guerra.