L'autista di un autobus Blablacar ha perso il controllo del suo veicolo questo venerdì mattina sull'autostrada A6b, particolarmente ghiacciata. L'autobus si è ribaltato lungo la strada, schiacciando diverse auto sul suo cammino e provocando diversi feriti gravi.
Un'immagine che fa venire i brividi lungo la schiena. Mentre la neve e le temperature negative hanno reso difficili le condizioni di traffico in gran parte della Francia da ieri mattina, un autobus Blablacar si è ribaltato sull'autostrada A6b vicino a Chevilly-Larue (Val-de-Marne) questo venerdì mattina.
Secondo le nostre informazioni, una motocicletta è prima scivolata, facendo cadere il conducente, su una strada descritta da un nostro giornalista come “una vera pista di pattinaggio”. Un'auto bianca che seguiva quest'ultimo “saccheggiata” per evitarlo. Sfortunatamente, l'autobus che veniva dietro si è schiantato contro l'auto bianca, portandola con sé e la moto sul suo cammino.
L'autobus è entrato parzialmente nella riserva di destra prima di voltarsi e schiacciare diversi veicoli sul suo cammino. “A un certo punto abbiamo sentito delle urla e ho sentito l’autobus sbandare. Si è schiantato al suolo, contro le auto”, ha testimoniato alla CNEWS uno dei passeggeri dell'autobus.
“L’autista dell’autobus andava un po’ veloce”
“La strada era scivolosa ma l’autista andava un po’ veloce. Voleva frenare ma mentre scivolava ha sbandato”, ha detto un altro passeggero.
L'autobus partiva alle 23 dalla stazione degli autobus di Bercy in direzione di Rennes. Alcuni passeggeri sono rimasti piuttosto colpiti da questo incidente. “Personalmente sono rimasto scioccato. Avevo paura di morire”, ha assicurato un terzo passeggero al nostro microfono.
Secondo un primo rapporto provvisorio redatto dalla SAMU, ci sono più di venti feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni, ma per il momento non si registrano decessi.
Sul posto si sono mobilitati più di trenta vigili del fuoco, agenti di polizia e membri della SAMU per aiutare le vittime dell'incidente. È stato attivato il piano NOVI, volto a salvare un gran numero di vittime nello stesso luogo, e il sistema SINUS che consente il censimento e il monitoraggio delle vittime.