Il tribunale di primo grado della città di Al-Jadida ha deciso, martedì sera, di riservare alla deliberazione il fascicolo del caso di Al-Strimmer Elias Al-Maliki, al fine di pronunciare la sentenza dopo una maratona di processo durata a lungo ore.
Intanto, nei pressi del tribunale di El Jadida si assiste alla presenza di decine di persone, tra cui familiari e fan di Elias al-Maliki, che aspettano davanti al tribunale il suo rilascio, a circa due mesi dal suo arresto, a seguito delle denunce presentate. contro di lui da parte di organizzazioni per i diritti umani con l’accusa di “insultare e diffamare gli Amazigh”.
Durante l’udienza, Al-Maliki ha ammesso il suo errore e si è scusato con tutte le componenti della società amazigh, sottolineando che ciò che ha detto non intendeva offendere nessuno dei gruppi che compongono l’identità marocchina.
Al termine dell’ascolto di Al-Maliki, il giudice lo ha confrontato con la presenza di un’altra denuncia contro di lui da parte di una donna, mentre la squadra di difesa di Elias Al-Maliki ha chiesto che la discussione di questa denuncia fosse rinviata fino al caso originale per il quale era stato arrestato. è stata decisa, ovvero “denunce di diffamazione degli Amazigh”.
In precedenza, l’avvocato difensore di Al-Maliki, Abdel Fattah Zahrash, ha confermato in un comunicato stampa che “la maggior parte dei denuncianti ha ammesso a favore di Elias”, chiedendo che alcune persone smettano di presentare denunce dannose contro di lui e smettano di ricattare la famiglia Al-Maliki. perché “la famiglia non ha nulla da offrire loro”.
L’avvocato ha anche inviato un messaggio agli Amazigh, sottolineando che “Elias Al-Maliki non nutre alcun rancore o odio verso una questione che riguarda l’intero popolo, che è una questione costituzionale, e che tutti gli Amazigh sono marocchini senza eccezione, e la gelosia sugli Amazigh riguarda tutti noi”.
Zahrash ha aggiunto: “Elias Al-Maliki parla spontaneamente e non intende offendere”, sottolineando la sua fiducia nella magistratura di Al-Jadida per rendere giustizia ad Al-Maliki e rilasciarlo.
È interessante notare che l’arresto di Elias Al-Maliki è coinciso con i suoi preparativi per partecipare al torneo “Kings League” organizzato da Gerard Pique, che è attualmente uno degli eventi più importanti nel mondo dei giochi elettronici.
Il pubblico ministero presso il tribunale di primo grado di El Jadida aveva deciso di rinchiudere Elias al-Maliki nel carcere locale, Sidi Moussa, sulla base di denunce relative al contenuto dei suoi video.
Al-Maliki è ampiamente conosciuto tra i giovani come creatore di contenuti specializzato in giochi elettronici. Ha pubblicato trasmissioni in diretta sul suo canale YouTube considerate offensive per la componente Amazigh, cosa che ha suscitato reazioni rabbiose da parte di molti attivisti e associazioni Amazigh.