Il tono vuole essere minaccioso. Il capo della diplomazia russa ha promesso martedì una risposta “appropriata” al lancio ucraino di missili americani ATACMS contro la Russia, denunciando il coinvolgimento degli Stati Uniti in questi attacchi e vedendoli come una “nuova fase” del conflitto.
Secondo la Russia, le forze ucraine hanno attaccato il suo territorio di notte con questi missili a lungo raggio, pochi giorni dopo il via libera di Washington a Kiev per colpire il suolo russo con queste armi, che Mosca aveva presentato come una linea rossa.
“Se i missili a lungo raggio vengono utilizzati dall’Ucraina verso il territorio russo, ciò significa che sono gestiti da esperti militari americani. Considereremo questa come una nuova fase della guerra occidentale contro la Russia e reagiremo di conseguenza”, ha dichiarato Sergei Lavrov alla stampa a Rio de Janeiro, dopo il G20, invitando gli occidentali a leggere “tutta” la dottrina russa sull’uso delle armi nucleari.
Ha affermato che l'ATACMS non potrebbe essere licenziato dagli ucraini “senza l'aiuto di esperti e istruttori americani” che forniscono in particolare “dati satellitari, programmazione e targeting”.
Sergei Lavrov ha stimato che l’uso dell’ATACMS per colpire il suolo russo è stato “un segnale” che l’Ucraina e l’Occidente “vogliono un’escalation”. “È impossibile utilizzare questi missili ad alta tecnologia senza gli americani”, ha insistito. Sergei Lavrov ha inoltre raccomandato agli occidentali di “leggere integralmente” la nuova dottrina nucleare russa, che amplia la possibilità per Mosca di utilizzare armi atomiche in caso di attacco “massiccio” da parte di un paese non nucleare sostenuto da una potenza nucleare, un chiaro riferimento all’Ucraina e agli Stati Uniti.
Da parte sua, Josep Borrell ha affermato martedì che il destino dell'Ucraina determinerà quello dell'Unione europea. Per il capo della diplomazia europea, mentre martedì ricorreva il millesimo giorno dell'invasione russa dell'Ucraina, “il destino degli ucraini determinerà il destino dell'Unione europea”. Il rappresentante di Bruxelles ha anche definito “irresponsabile” la “minaccia” nucleare lanciata dalla Russia. “Questa non è la prima volta che loro (i russi) minacciano un’escalation nucleare, il che è del tutto irresponsabile”, ha detto.
A settembre, Vladimir Putin aveva avvertito che se l’Ucraina colpisse in profondità il territorio russo con missili occidentali a lungo raggio, significherebbe che “i paesi della NATO sono in guerra con la Russia”.