“Nelle corse tutto può succedere”

“Nelle corse tutto può succedere”
“Nelle corse tutto può succedere”
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Per la terza stagione consecutiva, il titolo della MotoGP verrà deciso proprio nell'ultima giornata del campionato. È il 20° e ultimo Gran Premio dell'anno, nella sua gara principale, a pronunciare il verdetto sulla lotta tra Jorge Martín, ancora indiscusso leader, e Pecco Bagnaia.

Il due volte campione in carica ha risposto ai primi due match point del suo rivale spagnolo, riducendo infine il divario tra loro a 19 punti dopo la sua vittoria nella gara sprint di sabato a Barcellona. Una reazione che suscita l'ammirazione della sua squadra, con la sensazione però che sia ormai troppo tardi visti i punti persi in alcuni incidenti durante la stagione.

“L’obiettivo era far durare il campionato fino all’ultima gara. Pecco ed Enea hanno fatto una gara straordinaria” saluta Davide Tardozzi con GPOne, sottolineando il secondo posto strappato sabato da Bastianini a Martín.

Il team manager della squadra ufficiale Ducati non crede più molto nelle chance del suo pilota, consapevole ormai da tempo che Martín è particolarmente ostico e che i punti persi in precedenza pesano troppo sulla bilancia. “Jorge ha la velocità per vincere il titolo senza problemi. Ma per noi era importante chiudere il campionato con una vittoria, per suggellare una stagione incredibile, memorabile. L'importante è che lui è un pilota e un team Ducati che vincerà il titolo domenica.”

“Jorge merita di essere in testa al campionato e può farcela. A Sepang ha mostrato quale fosse il suo atteggiamento: poteva gestire la gara, ma l'ha iniziata in modo straordinario. Dobbiamo riconoscere i suoi meriti”, aggiunge Tardozzi. Allo spagnolo, però, oggi basta un nono posto per aggiudicarsi il titolo, e questo è alla sua portata. “Martín, perché arrivi oltre il quarto posto bisogna sparargli! In gara può succedere di tutto, ma Jorge è veloce. Penso che non sarà difficile per lui finire tra i primi 5 domenica”

La differenza di 19 punti tra i due contendenti al titolo rimane notevole e significa che Martín non ha motivo di preoccuparsi regolarmente. Lo sport resta sport, però la questione non è ancora risolta. Se lo spagnolo dovesse avere un problema in gara, Bagnaia avrebbe l'opportunità di ribaltare la situazione vincendo o arrivando secondo. Le previsioni potrebbero non essere a suo favore, ma chi non ha dimenticato le vicissitudini del passato resta cauto.

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Ultimo round del duello Bagnaia-Martín questa domenica alle 14!

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Gino Borsoi, team manager del Pramac Racing, è senza dubbio il primo a non considerare che la corona sia già acquisita. Nonostante il potenziale del suo pilota, l'italiano sa bene che è giunto il momento di mettersi in mostra. Dopo un buon terzo posto nello sprint, spera che Martín continui a controllarsi questa domenica per non correre rischi inutili.

“Non devi mai pensare [que c’est fait] prima della bandiera a scacchi”, avverte Borsoi. “Mi sono congratulato con lui all'arrivo [du sprint] perché ha corso una gara intelligente. Questo terzo posto è molto prezioso e ora i punti sono 19 [d’écart]. Anche se sembra molto, non lo è. Basta una caduta e Pecco che vince, sapendo di avere la velocità per arrivarci, per farci perdere il grande sogno che è davanti a noi.”

“Jorge è molto forte mentalmente e non c'è più bisogno di spiegargli certe cose” osserva il manager del team privato, sul punto di conquistare il primo titolo MotoGP al di fuori di una struttura ufficiale. “Ovviamente non dobbiamo pensare a lottare con Pecco, ma semplicemente a finire la gara, possibilmente partendo bene e rimanendo più in alto possibile perché può sempre succedere qualche disastro, anche solo alla prima curva, quindi meglio stare lontani dai problemi”.

Una sola certezza adesso: l'assegnazione del titolo non sarà più rinviata e tutto si deciderà infatti questa domenica, a partire dalle 14.00.

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