Sono più di 650 quelli che aprono le porte gratuitamente al pubblico questa domenica. Questi sono gli artigiani, il loro obiettivo è mettere in risalto il loro know-how e i talenti che esistono in Belgio. Incontro con tre di loro, un artigiano del vetro, un orologiaio e un costruttore di clavicembali.
Tre artigiani padroneggiano la luce, il tempo e il suono, perpetuando tecniche ancestrali. Cosa hanno in comune? Un lavoro manuale che mantiene viva la tradizione.
Ci sentiamo utili davanti a opere così belle
Renaud è affascinato dalla luce. 15 anni fa, dopo una carriera nel commercio e nell’aviazione, si è dedicato all’artigianato. Oggi fa il vetraio. “Ho imparato questo mestiere per passione, è un lavoro sia manuale che intellettuale“, dice. Secondo lui, la curiosità è essenziale per innovare costantemente.
Il suo lavoro consiste principalmente nel restauro di antiche vetrate, spesso di epoca medievale. “È soprattutto alla fine, a lavoro finito, che siamo orgogliosi. Ci sentiamo utili davanti a opere così belle“Ma gli piace anche creare.”Tutto inizia con un disegno, poi realizzo un modello su carta da lucido. È un rapporto con persone che amano la bellezza, che cercano un pezzo unico, creativo, colorato. Giocare con i colori è magicoe”.
La magia del tempo
Dominare il tempo è un’altra forma di magia. Soprattutto quando un artigiano deve domare l’infinitamente piccolo. “Gli orologi funzionano tutti allo stesso modo, ma ognuno è unico grazie alla visione del suo creatore, e questo è favoloso“, spiega Frédéric, orologiaio da 11 anni e appassionato di meccanica da sempre.
Per Frédéric l’importante non è il tempo, ma la soddisfazione del cliente. “Non mi interessa il tempo, è paradossale. Se pensassi al tempo diventerei un imprenditore, ma sono un artigiano. Ciò che conta è che l’orologio funzioni bene“Spesso si supera il tempo previsto per un restauro.”Voglio che tutto sia perfetto. Quando un cliente è soddisfatto, questo è ciò che conta. Sappiamo quando iniziamo, mai quando finiamo“.
2.300 artigiani riconosciuti
Gli artigiani non sono commercianti e hanno ottenuto il riconoscimento legale nel 2016. In Belgio sono riconosciuti circa 2.300 artigiani, di cui il 61% in Vallonia e Bruxelles. “Costruisce fiducia“, rileva Isabelle Morgante dell’UCM. Rimangono tuttavia delle sfide, come la richiesta di ridurre l’IVA dal 21% al 6%. “Altrimenti, solo i più ricchi potranno permettersi prodotti fatti a mano, e le persone non qualificate potrebbero spacciarsi per artigiani“.
Le opere di Jean-Luc, costruttore di clavicembali, risuonano ai quattro angoli del mondo. Costruì il suo primo strumento nel 1982, ispirandosi alla moglie Marianne, clavicembalista. “La passione è arrivata grazie a lei. Aveva bisogno di un clavicembalo, quindi ne ho costruito uno“.
È una felicità immensa
Autodidatta, Jean-Luc ha imparato il mestiere osservando e confrontandosi con altri fattori. “Ci sono le misure, ma anche la sensazione del legno. Ogni legno è unico. Il legno ci detta come lavorarlo“Per realizzare un clavicembalo ci vuole circa un anno.”Il momento più emozionante è quando ascolti la musica che lo strumento produce. È una felicità immensa“.
Jean-Luc può contare su Marianne, musicista esigente, per testare le sue creazioni. “Rielaboro la penna in modo che il suono si evolva. È uno scambio continuo“, spiega.”Non so suonare, ma Marianne lo confronta con la vera musica“.
Orgoglio per un lavoro ben fatto, ricerca della perfezione e rispetto della tradizione sono il filo conduttore di ogni artigiano.
Artigianato locale Focus sull’orologeria