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Redazione Vitré
Pubblicato il
16 novembre 2024 12:48
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Giordano Lebacle e i suoi compagni di squadra AS Vitre affrontare il Stadio Lavallois (Ligue 2)sabato 16 novembre 2024, in occasione del 7° turno della Coppa di Francia.
Lo confida l'esperto Sang et Or prima dell'incontro.
Colloquio
Dal tuo arrivo al club nel 2014, hai avuto la possibilità di partecipare a numerose campagne della Coupe de France. Qual è il più sorprendente?
Il più notevole è il campionato della stagione 2018-2019, in cui abbiamo eliminato il Le Havre in casa agli ottavi, in una partita in cui ci aspettavamo di soffrire. Poi alla fine abbiamo vinto 3-0 e siamo passati al turno successivo contro il Lyon-La Duchère in casa. Durante questo incontro pensavamo di uscire visto che eravamo sotto 2-0 dopo 20 minuti, ma alla fine siamo riusciti a ribaltare la situazione e vincere 3-2 all'ultimo minuto. Questo ci dimostra che questo tipo di corso non ha valore. Nelle prime partite abbiamo avuto difficoltà contro R3 e R2 e alla fine abbiamo capito che eravamo in grado di alzare il nostro livello di gioco man mano che la competizione andava avanti.
Cosa ha rappresentato questa competizione dall’inizio della tua carriera?
Trovo che la Coupe de France ci permetta di privilegiare i dilettanti rispetto ai professionisti. È una competizione unica, dove i primi turni sono molto difficili e la motivazione a volte è difficile da trovare quando si affrontano squadre piccole. Questi primi turni però sono molto importanti perché ci permettono di affrontare le grandi squadre. Infine, da parte mia, è un concorso che si spunta ogni anno, soprattutto grazie ai pochi corsi che ho potuto completare.
Da agosto hai iniziato la tua 14a stagione da senior. Pensi che, con il passare degli anni, questi percorsi della Coupe de France abbiano un sapore particolare?
Ovviamente mi rendo conto che sto invecchiando (ride) e quindi ora apprezzo tutti i trucchi del taglio. Anche se oggi sono ancora in buona forma, è possibile che tutto si fermi con un infortunio, quindi bisogna sapersi godere queste partite. E poi, quando hai 32 anni, dici a te stesso che sei sempre più vicino alla fine che all'inizio, quindi, come si suol dire, devi godertelo. Anche se non spero che sia l'ultimo, perché mi piacerebbe sperimentarne almeno altri 3 o 4.
Cosa può portare il tuo viaggio al gruppo in questa competizione?
Penso che il mio ruolo sia quello di infondere fiducia e calmare i giovani che potrebbero essere stressati. Perché quando giochi con lo stadio pieno non è come quando giochi una partita di campionato. Lì, chiaramente, bisognerà parlare con i giovani, perché quando ho sperimentato questo, sono rimasto impressionato anche io, nonostante fossi passato da Brest e avessi già giocato in stadi un po' più grandi. Infine, anche se, da parte mia, amo questo tipo di partite e mi dà un bello stress, so che non per tutti è così e che alcuni possono avere un brutto stress.
Cosa ti fa dire che la squadra è capace di fare un exploit contro lo Stade Lavallois?
So che in una partita siamo capaci di realizzare qualcosa di grande. La nostra squadra è una squadra di amici, andiamo d’accordo e c’è una buona competizione, quindi sento che possiamo fare qualcosa. Poi penso che la nostra potenza offensiva possa fare la differenza, dato che siamo uno dei migliori attacchi del campionato, quindi offensivamente siamo capaci di fare cose che possono metterli in difficoltà. Tutto questo, però, dipenderà dal nostro inizio di partita. Se non concediamo gol nei primi 20 minuti possiamo raggiungere un risultato.
Infine, arriva forse troppo presto un manifesto così, contro una squadra professionistica al 7° turno?
Direi che sì, è un po' troppo presto, dato che chiaramente speriamo di affrontare squadre più piccole per arrivare più lontano possibile. Poi questa partita può portare qualcosa alla nostra stagione, perché se riusciremo a raggiungere l’obiettivo creeremo un effetto gruppo e rafforzeremo la squadra. Quindi penso che questa partita sia un'arma a doppio taglio, perché se venissimo eliminati umiliandoci, potrebbe farci perdere fiducia per il resto della stagione.
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