Non è con un film che Audrey Tautou torna alla ribalta, ma con un libro. Da sempre appassionata di fotografia, rivela Superficiale pubblicato da Fisheye, “un lavoro sorprendente, tra diario e galleria di (auto)ritratti“, secondo Madame Figaro. Una rivista che gli dedica anche un bellissimo ritratto, nel numero del 15 novembre. L'artista discreto, 48 anni, che rifugge la vita sociale, ha accettato di confidarsi in tutta modestia.
Indimenticabile Amelie Poulainun personaggio che ha indossato, volente o nolente, per più di vent'anni, Audrey Tautou è stata improvvisamente lanciata nel mondo delle celebrità. Se non ha mai cercato di essere una star e rimane una personalità piuttosto riservata, ammette tuttavia di aver assaporato i vantaggi di essere una celebrità: “Ho iniziato a godermi il lusso. Sono diventata una di quelle che posano sulle copertine delle riviste, che conoscono i palazzi, le limousine, e a cui si prestano gioielli e abiti di alta moda.“
Una situazione complicata con cui convivere: “Ero una ragazzina di 20 anni che, all'improvviso, si è trovata strappata al suo ambiente originario. Ho avuto un'infanzia a Montluçon, con genitori classiciS [père chirurgien, mère enseignante, précise Madame Figaro]anche se avevano una vena artistica. Abbiamo trascorso le nostre vacanze in camper e questa nuova vita di splendore mi lasciava perplesso.“
Lontana dagli spasmi della fama, Audrey Tautou ha fondato la sua famiglia
Non sorprende che, nonostante i successi che ne conseguono, Audrey Tautou prenda completamente le distanze dai media e dalla società. È stato quindi in segreto che nel febbraio 2019 è diventata mamma di una bambina, una bambina vietnamita. Solo tre anni dopo accettò di parlarne, in un'intervista alla rivista Fiera della Vanità. “Non ne ho mai parlato pubblicamente, mai! Se lo menziono è perché non riesco a mettere a tacere il cuore della mia vita. UNdopo tanti, tanti anni di combattimento, incerti, traumatici, ho sperimentato questa felicità che va oltre quello che mi aspettavo. I momenti che trascorro con il mio piccolo tesoro, mi permetto di non perderli solo perché dovrei lavorare. Un libro, un film, una mostra, se non sarò io, sarà un'altra….”