Dal nostro inviato Marco Iaria
14 novembre 2024 (modifica alle 23:36) -TORINO
Jannik Sinner ha vinto 25 delle ultime 26 partite sul circuito. Una macchina da guerra. Vittoria a Cincinnati, vittoria agli Us Open, finale a Pechino (sconfitto da Alcaraz), vittoria a Shanghai, vittoria a punteggio pieno nel round robin qui a Torino. Il tris alle Finals è stato confezionato senza perdere nemmeno un set. Quando termina la partita con Medvedev, il numero 1 del mondo si scioglie finalmente in un bel sorriso e, osannato dal pubblico dell’Inalpi Arena, si batte la mano sul petto. “Il sorriso ci sta”, dice lui. E rivolgendosi ai tifosi: “L’atmosfera è sempre bellissima, grazie mille per essere venuti qui. Vuol dire veramente tanto per me”.
tattica
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Poi analizza il match contro il russo: “Ho cercato di giocare tatticamente nella maniera giusta, ci sono riuscito. È stata una partita, sono riuscito a giocare bene nei punti importanti anche stavolta. Il primo obiettivo, arrivare in semifinale, è stato raggiunto, siamo contenti. Sabato vediamo come va”. Infine, un excursus sul girone appena concluso: “La prima uscita con De Minaur era molto difficile perché non giocavo da diversi giorni e avevo avuto un virus. La seconda contro Fritz era molto importante perché mi ha portato in una posizione ottima per qualificarmi. Quella di stasera spero che mi dia confidenza per la semifinale. Speriamo di alzare il livello, ma sono già contento di come sto giocando”.
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lodi da medvedev
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Le parole più belle per Sinner arrivano dal suo ultimo avversario: “Ho guardato il suo allenamento prima della partita. Non sbaglia quasi un colpo e colpisce forte. Spesso molti giocatori che non sbagliano molto, almeno non colpiscono forte. Lui può colpire forte, molto forte, è probabilmente uno dei 3-4-5 migliori battitori del tour, e non sbaglia. È difficile giocare contro di lui”. Nel 2021, qui a Torino, dopo aver vinto il primo set per 6-0, fece uno sbadiglio in faccia a Sinner al cambio di campo. Ora Medvedev incorona il numero 1 del mondo: “È forse uno dei migliori giocatori che abbia affrontato in carriera. Ho affrontato i big 4 (Federer, Nadal, Djokovic, Murray, ndr) quando erano un po’ più avanti con l’età, e forse la velocità non era la stessa”. Sinner, in conferenza stampa, si schermisce: “Le cose possono cambiare velocemente. Magari inizia un nuovo ciclo in cui Daniil mi batte. I dettagli fanno la differenza. Quest’anno è andata così ma tutto può cambiare in un attimo. Per questo non bisogna smettere di lavorare”. Jannik fa anche l’in bocca al lupo all’ex preparatore atletico Ferrara, che ha iniziato a seguire Berrettini: “Matteo ha avuto tanti problemi fisici in passato, sono convinto che Umberto farà un bel lavoro con lui”.
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