La grande prestazione di Alcaraz nel match contro Rublev alle ATP Finals: caduta in rete, pallonetto e rovescio in fondo al campo

La grande prestazione di Alcaraz nel match contro Rublev alle ATP Finals: caduta in rete, pallonetto e rovescio in fondo al campo
La grande prestazione di Alcaraz nel match contro Rublev alle ATP Finals: caduta in rete, pallonetto e rovescio in fondo al campo
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Il tennista spagnolo Carlos Alcaraz (REUTERS/Guglielmo Mangiapane)

Carlitos è tornato. Il tennista spagnolo è andato al duello contro Andrey Rublev dopo aver subito una tremenda sconfitta contro Casper Ruud per 0-2, di cui lo spagnolo non sapeva nemmeno da dove venisse. Due giorni dopo è tornato in tribunale per affrontare il russo. Questa volta si è già ripreso, almeno parzialmente, e con rinnovata energia, e questo si è sentito nel suo gioco. I dettagli di qualità hanno esaltato i tifosi presenti sugli spalti in più occasioni e hanno fatto vibrare gli spettatori che hanno seguito il duello dallo schermo. Ma un punto in particolare si è distinto rispetto agli altri.

Con una fascia rosa sul naso per poter respirare, Carlitos è sceso in campo per affrontare Rublev e cercare di ottenere una vittoria per poter continuare ad avanzare nella Masters Cup o, almeno, provarci, dato che nulla gli assicurava la sopravvivenza. Rublev è stato il primo a servire e non appena ha messo in movimento la palla è stato evidente che Carlitos, nonostante non fosse in piena forma, stava ritrovando le sensazioni.

Almeno non vagava più per la pista, non strisciava più, totalmente fuori posto. La pausa del servizio non tardò ad arrivare. Con il punteggio di 3-3, Alcaraz ha fatto un ulteriore passo avanti per prendere il servizio del russo e ruggire di nuovo come non faceva da molto tempo. Pugno in aria e grido di festa. Un fatto che si è ripetuto due game più tardi e ha permesso a Carlitos di vincere il primo set per 6-3.

Nel secondo set, Rublev ha messo all’opera il suo diritto e la vittoria ha cominciato a resistere a Carlitos, incapace di trovare qualsiasi spiraglio nel gioco del russo. I punti sono stati superati senza che nessuno riuscisse a battere l’avversario sul tabellone. E poi è arrivato l’inevitabile tie break a decidere la partita. Lì Alcaraz non ha fallito e ci è voluta la morte improvvisa per chiudere il duello in due set. Ora deve aspettare di conoscere i risultati delle restanti partite e fare i conti per scoprire se continuerà ad avanzare nelle ATP Finals oppure no.

Alcaraz non solo ha mostrato segni di guarigione dalla malattia, ma ha anche lasciato in campo dettagli di qualità, quelli che è solito firmare nelle sue partite e che risollevano l’intero stadio. Nel tie break, 4-3 per lo spagnolo, questo è servito per provare ad allargare il divario. Dopo aver scambiato diversi colpi, il murciano è riuscito a restituire la palla dopo un destro del russo. Per questo ha avuto bisogno anche di un grande allungamento, ma la verità è che è riuscito a ottenere un drop shot, che Rublev ha raggiunto e ha cambiato il punto. Carlitos, con le spalle alla rete, ha lanciato un pallonetto di rovescio all’avversario e poi ha concluso con un rovescio verso il fondo campo, ormai irraggiungibile per il suo avversario.

I tre record che Carlos Alcaraz è riuscito a realizzare prima di Rafa Nadal.

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