Jannik Sinner è un essere umano come tutti noi. Il numero uno al mondo si trova a Torino per giocarsi le Atp Finals e ha già dato prova di essere un candidato appetibile per la vittoria finale. Ma sfidato, invece, in uno sport diverso dal suo è battibile. L’azzurro, per distrarsi dalle fatiche del torneo, ha giocato con il suo fratellino a bocce-tennis. E ha perso alla grande. I due sono stati perciò “puniti”. Anzi: umiliati. Come? Sono stati posizionati di spalle a fondo campo e poi presi – in amicizia – a pallate.
La gara è andata in scena lunedì 11 novembre, dopo la sessione di allenamento. Il pubblico di Torino è rimasto sugli spalti per continuare ad ammirare il proprio beniamino. Ma non s sarebbe mai aspettato di vederlo umiliato così. L’obiettivo del match di bocce-tennis era lanciare una pallina il più possibile vicino alla linea di fondo campo. Ma Jannik e suo fratello Mark hanno calibrato male il lancio, spedendo le palline lontanissime dalla linea.
A quel punto, tutti i protagonisti della vicenda (c’erano anche i due coach Simone Vagnozzi e Darren Cahillil nuovo fisioterapista Ulise Badio e l’amico manager Alex Vittur) hanno partecipato alla ‘punizione’ dei due ultimi classificati Jannik e Mark, invitati a mettersi di spalle a fondo campo, l’uno vicino all’altro (“stringetevi…”), mentre venivano presi a pallate, sia pur con affetto e dileggio.
Qui il video della punizione di Jannik Sinner