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Il gigante chimico tedesco Bayer martedì ha tagliato le sue previsioni sugli utili operativi per il 2024 dopo che una performance deludente nella sua divisione agrochimica ha colpito i profitti trimestrali.
Il gruppo ha registrato una perdita netta di 4,18 miliardi di euro (4,45 miliardi di dollari) nel terzo trimestre, con ricavi nella sua unità agricola in calo del 3,6%.
Un forte calo delle vendite dei suoi principali diserbanti a base di glifosato – al centro di lunghe battaglie legali sulle accuse che causano il cancro – ha pesato particolarmente pesantemente.
Anche gli utili dell’unità agricola sono stati colpiti da una forte svalutazione degli asset.
“Lo sviluppo del mercato agricolo è stato più debole del previsto, soprattutto in America Latina”, ha affermato il gruppo in una nota.
Il gruppo con sede a Leverkusen, che produce anche prodotti farmaceutici e prodotti per la salute di consumo, ha confermato i suoi obiettivi di vendita per il 2024.
Ma ha abbassato le sue prospettive per l’EBITDA – o utile operativo, una misura chiave della redditività aziendale – tra 10,4 e 10,7 miliardi di euro rispetto a una precedente previsione compresa tra 10,7 e 11,3 miliardi di euro.
Ha inoltre ridotto le prospettive per i margini di profitto nella divisione agrochimica.
Altrove, Bayer – il produttore dell’aspirina – ha riportato vendite leggermente più elevate nella sua divisione farmaceutica ma un calo degli utili operativi a causa degli effetti valutari.
L’unità Consumer Health ha riportato vendite e utili in aumento.
Negli ultimi anni la Bayer è stata perseguitata da enormi contenziosi legati al diserbante Roundup, un problema che ha ereditato con l’acquisizione nel 2018 dell’azienda statunitense Monsanto.
Il gruppo ha dovuto affrontare un’ondata di cause legali negli Stati Uniti per le affermazioni che Roundup, che contiene il principio attivo glifosato, provoca il cancro. La Bayer nega la richiesta ma ha speso miliardi di euro in spese legali.
L’amministratore delegato del gruppo Bill Anderson, assunto lo scorso anno per aiutare a guidare il gruppo in difficoltà in una nuova direzione, punta a risparmiare due miliardi di euro all’anno a partire dal 2026.
In precedenza aveva escluso qualsiasi imminente scioglimento del gruppo nonostante le pressioni degli investitori attivisti in tal senso.
sr/gv