Due forti terremoti si sono verificati in successione domenica al largo della costa meridionale di Cuba, secondo l'Istituto Americano di Geofisica (USGS), ma le autorità locali hanno indicato che non ci sono state vittime o avvertimenti immediati per lo tsunami. La seconda scossa, di magnitudo 6,8, si è verificata a 23,5 chilometri sotto l'oceano, circa un'ora dopo un primo terremoto di magnitudo 5,9 avvertito in diverse province del Paese.
Appena uscita dal passaggio dell'uragano Rafael, l'isola di Cuba è stata scossa questa domenica da due potenti terremoti, a distanza di poche ore l'uno dall'altro. L'epicentro del secondo sisma è stato localizzato ad una profondità di 23,5 chilometri, a circa 40 chilometri dalla costa di Bartolomé Maso, in provincia di Granma. La magnitudo ha raggiunto 6,8 nella scala Richter e 5,9 nella prima. L'epicentro del primo terremoto è stato localizzato a 14,2 chilometri sotto l'oceano, a circa 35 chilometri dalla costa di Bartolomé Maso, nella provincia di Granma, e a circa 175 chilometri da Santiago de Cuba, la seconda città più grande del Paese.
Le scosse sono state avvertite in tutta Cuba, senza causare vittime secondo le prime informazioni, ha riferito il quotidiano ufficiale cubano Granma.
La gente è scesa rapidamente in strada perché il terreno si muoveva così forte. Lo abbiamo sentito davvero molto forte, mia moglie è completamente nervosa.
Andres Perez, pensionato 65enne di Santiago
Cuba si sta appena riprendendo dall’uragano Rafael che ha colpito la parte occidentale dell’isola causando un’ampia interruzione di corrente elettrica durata quasi due giorni. L'economia dell'isola è in ginocchio per i danni subiti.
Il mese scorso a Santiago de Cuba è stato registrato un terremoto di magnitudo 5.1 che, fortunatamente, non ha causato vittime né danni. Allo stesso modo, alla fine di gennaio 2020, un terremoto di magnitudo 7,7 ha scosso i Caraibi tra Cuba e la Giamaica, avvertito in diverse province di Cuba ma senza causare danni nonostante l’evacuazione all’Avana.