Un gran colpo di testa di Bartra al 95′ certifica il pareggio tra Betis e Celta. E’ il coronamento di un duello troppo prevedibile nel primo tempo e molto più dinamico nel secondo. Un periodo in cui Manuel Pellegrini ha giocato con un undici troppo offensivo alla ricerca della vittoria e in cui Claudio Giráldez, un allenatore meraviglioso, ha saputo vedere i difetti del Betis a centrocampo per ottenere la vittoria. Cardoso se ne va, rimproverato, e la squadra biancoverde diventa una squadra senza centrocampo, con troppi attaccanti e poca stabilità a centrocampo, dove l’Altimira soffre atrocemente. Lo ha visto Giráldez, che ha fatto entrare Williot e Douvikas. Se è vero che Fornals ha colpito la traversa al 73′, la squadra più vicina alla vittoria in quel girone è stata il Celta. Douvikas ha segnato dopo una grande giocata di Williot e il Betis, con cinque attaccanti, ha trovato ricompensa per la sua audacia con un gol di un difensore, Bartra. Cose di Calcio. Con tutto perduto, la sfida ha un sapore migliore per il Betis, che ha giocato a tratti, senza lucidità e con troppo vantaggio nelle gambe. La squadra è un po’ sciolta e si accorge delle assenze, soprattutto a centrocampo. Il punto non gli dà un posto al vertice. Il Celta, dal canto suo, si lascia sfuggire la vittoria che aveva tra le mani. Era qualcosa di ingenuo.
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Rui Silva, Natan, Youssouf Sabaly, Diego Llorente (Marc Bartra, min. 54), Romain Perraud, Sergi Altimira, Abde Ezzalzouli (Chimy Ávila, min. 85), Johnny Cardoso (Giovani Lo Celso, min. 55), Pablo Fornals (Juanmi, min. 74), Vitor Roque y Iker Losada (Cédric Bakambu, min. 85)
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Vicente Guaita, Marcos Alonso, Carl Starfelt, Javi Rodríguez, Fran Beltrán, Óscar Mingueza (Hugo Álvarez, 57 min.), Hugo Sotelo (Javier Manquillo, 45 min.), Mihailo Ristic (Ilaix Moriba, 45 min.), Iago Aspas (Williot Swedberg, min. 78), Jonathan Bamba e Borja Iglesias (Tasos Douvikas, min. 66)
Obiettivi
0-1 minuto. 12: Javi Rodríguez. 1-1 minuto. 39: Vitor Roque. 1-2 minuti 81: Anastasios Douvikas. 2-2 minuti 94: Bartra
Arbitro Arie di Miguel Angel Ortiz
cartellini gialli
Johnny (min. 34), Souza (min. 83), Juanmi (min. 93)
Betis e Celta hanno giocato un calcio molto educato nel primo tempo. Quando questo sport viene praticato in modo così prevedibile e con così poco ritmo, le azioni con velocità e verticalità sono un vero tesoro. Ma le cose stanno così. Aggrappandosi al dannato passaggio di sicurezza, entrambe le squadre hanno fatto a malapena delle giocate di qualità. Naturalmente a maggior ragione per il Celta, che si ritrova con un gol dal nulla al 14′. Beh, non esattamente dal nulla. Llorente effettua un rinvio debole e Javi Rodríguez lo colpisce con un tiro al volo in area, facendo entrare la palla in un varco impossibile per Rui Silva. È stato l’unico tiro in porta del Celta in tutto il primo tempo. Senza notizie da Aspas, la squadra di Giráldez perde ripetutamente palla partendo da dietro. Il Betis, difficile, con Losada e Vitor Roque in attacco, ha appena approfittato dello sterile coraggio dei galiziani. Il calcio andaluso era troppo prevedibile. Nel frattempo Lo Celso aspettava in panchina e Dani Ceballos era nell’area di Isco a guardare la partita.
Naturalmente tutto è cambiato negli ultimi cinque minuti. Cardoso finalmente tenta la fuga verso l’area. Ha ricevuto un buon passaggio da Abde e ne ha dato un altro a Vitor Roque, che finalmente ha indicato la direzione giusta. Il Betis ha pareggiato ed è riuscito comunque a portare il risultato sul 2-1. Questa volta Vitor, che è un buon attaccante, anche se non sappiamo se diventerà eccellente, ha tirato a manichino. Abde, nel passaggio di Losada dopo il rimbalzo, l’ha mandata in tribuna. L’esterno del Barcellona è un altro enigma. Sembra uguale Maradona, come nel passaggio per il gol di Vitor, che si dispera con altre azioni inspiegabili.
Pellegrini si occupa di questi elementi. Se la è giocata il cileno. Toglie con il giallo il suo miglior giocatore, Cardoso, per inserire Lo Celso, che rientra. Anche Giráldez ha modificato il piano del Celta, insoddisfatto di ciò che aveva visto. La partita è stata molto più colorata, con entrambe le squadre che hanno raggiunto le zone rivali. Ce l’hanno fatta Losada e, soprattutto, Fornals, con un gran tiro sulla traversa. Ma il Celta ha segnato, sfruttando gli spazi che il Betis ha lasciato al centro del campo, molto sguarnito. Douvikas ha segnato dopo una grande giocata di Williot. E nel mezzo della lotta era cambiato Aspas, ma non Borja Iglesias, che è stato applaudito. Nel finale, con fortuna e coraggio, il Betis pareggia con un gran tiro di Bartra. Dal pass di sicurezza alle vertigini e alla cravatta. E tutti sono quasi felici.