Brian Priske spiega in due parole cosa ci si può aspettare dal debuttante Zépiqueno Redmond

Brian Priske spiega in due parole cosa ci si può aspettare dal debuttante Zépiqueno Redmond
Brian Priske spiega in due parole cosa ci si può aspettare dal debuttante Zépiqueno Redmond
-
>>>>>>>>>>>>>>
Foto: ©ESPN

” href=”https://www.fcupdate.nl/voetballers/zepiqueno-redmond”>Zépiqueno Redmond farà il suo debutto con il Feyenoord quando visiterà Almere City. Il giovane attaccante è un grande sconosciuto, quindi l’allenatore spiega in anticipo cosa il talento può essere previsto.

Priske ha qualche problema di personale al Feyenoord. Santiago Giménez, Ayase Ueda e Julián Carranza saranno tutti assenti domenica pomeriggio per infortuni. Mentre la scorsa settimana l’allenatore ha optato per un’avanguardia composta solo da Igor Paixão e Ibrahim Osman, Redmond può farsi vedere ad Almere.

L’articolo continua sotto il video

LEGGI ANCHE: Toornstra si apre sul futuro: ‘Certamente non lo farò’

Davanti alla telecamera ESPN A Priske viene chiesto cosa ci si può aspettare da Redmond. “Un giocatore di football”, risponde brevemente Priske. “È un ragazzo giovane che ha grandi sogni. Adesso ha il suo momento per giocare in prima squadra”.

LEGGI ANCHE: Mark van Bommel sorride ampiamente quando Hugo Borst tira in ballo il Feyenoord

Secondo Priske, Redmond è un ragazzo che lavora molto duramente per avere la sua opportunità. “Naturalmente dobbiamo aspettare e vedere come si comporterà e si inserirà nella squadra”, protegge il giovane allenatore. “Ma si sta allenando con noi ormai da diverse settimane. Piace ai ragazzi e molti hanno già un buon rapporto con lui. Quindi sarà interessante vedere come se la caverà”.

➡️ Potresti trovare interessante anche questo articolo

???? Il Feyenoord ha già avuto 19 infortuni, come stanno PSV e Ajax?

Mal di testa per l’allenatore Brian Priske Feyenoord. Come sono gli infortuni di Rotterdam rispetto a quelli di Ajax e PSV?

-

PREV Thailandia, Khao Lak: turista attaccato da un grosso pesce
NEXT Vasco Matos orgoglioso del trionfo: «Nessuno credeva in questi giocatori»