“Cercate di far sì che possa riparare tutto”: la barca di Jean le Cam è pronta per la Vendée Globe

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Siamo tre sacchi su 30“: questo sabato mattina, sui pontoni di Les Sables d'Olonne, la squadra di Jean le Cam si mobilita per caricare la barca. Lo skipper del Finistère prende il via della 10a edizione della Vendée Globe questa domenica, 10 novembre. Dopo mesi della preparazione, devi assicurarti di non dimenticare nulla.”Quindi qui abbiamo i sacchetti di spago, quindi queste sono tutte le “estremità”. C'è la borsa da vela per poter riparare le vele e poi la borsa da arrampicata per esempio per poter andare in cima all'albero“, elenca Mathieu Moulinec, uno dei preparatori della squadra. Tutto inizia nel Finistère Armor Lux. “Allora caricheremo tutto il cibo per gli 80 giorni, una borsa a settimana. Metteremo tutto a dritta perché sarà sicuramente una partenza da porto..” Certe derrate alimentari, come quelle preziose, vengono caricate solo all'ultimo momento Burro bretone caro al browser.

Trenta bagagli da caricare e spostare

Tutto è stato attentamente controllato dallo stesso Jean le Cam e dal suo partner sul posto, il navigatore svizzero Bernard Stamm, direttore d'orchestra di questo divertente balletto. “Sono lì da agosto.”sorride. “È complicato perché lì potremmo facilmente prendere una seconda barca di scorta. Ci siamo concentrati nel cercare di assicurarci che potesse sistemare tutto per finire la gara. E l'obiettivo sono le borse degli attrezzi. Ve ne sono quattordici di viveri e due di vestiario. Con il resto fa circa 30 sacchi. Borse che dovranno essere spostate a seconda della posizione della barca. “Prima di essere marinai, sono traslocatori“, sogghigna.

Il navigatore Bernard Stamm, alter ego di Jean le Cam, responsabile della sua “spare”, la sua attrezzatura di riserva ©Radio Francia
Angeline Demuynck

E tra tutti questi bagagli, una piccola borsa gialla che non sembra un granché attira la nostra attenzione. È estremamente importante. E' la borsa d'emergenzaquello che Jean le Cam avrebbe portato nella sua zattera di salvataggio in caso di gravi danni. “All'interno ci sono cose che ti permettono di essere individuato, razzi, fumogeni, piccoli fari che appaiono sugli schermi dei concorrenti, bustine d'acqua, cibo ipercalorico, tutto quello che serve per cercare di sopravvivere“, spiega Bernard Stamm. Questa preziosa borsa deve quindi restare assolutamente a portata di mano, pur non essendo destinata ovviamente ad essere utilizzata.

L'attrezzatura è stata scelta con cura e ordinata per consentire allo skipper di riparare quasi tutto
L'attrezzatura è stata scelta con cura e ordinata per consentire allo skipper di riparare quasi tutto ©Radio Francia
Angeline Demuynck

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