Ci sono delle strisce. Momenti in cui non esce nulla e altri in cui esce tutto. Las Palmas è un chiaro esempio di questa mutazione, attraverso Diego Martínez. I suoi allievi conoscevano bene il manuale di sopravvivenza: essere seri dietro e mordere sopra. Efficacia comprovata e altro ancora se la fortuna è dalla tua parte. Fabio Silva ha segnato nel primo tempo e le Canarie hanno fatto marcia indietro per salvaguardare il bottino. E quanto più l’assalto del Rayo sembrava vicino, Aridane ha segnato lo 0-2 su un suo autogol e Manu Fuster ha subito condannato. I franjirrojos hanno effettuato 34 tiri in totale – il record in una partita della Liga – ma sarebbero rimasti a zero se non fosse stato per l’autogol di McKenna, che ha segnato il punteggio. D’altro canto sono bastati due tiri in porta perché gli ospiti si portassero sullo 0-3. Sono bastate tre settimane e nove punti su dodici perché il sole risorgesse sulle isole.
Vallecas aveva voglia di festeggiare e i primi accordi della partita erano promettenti. La febbre del venerdì sera. Camello si mangia Álex Suárez in velocità, ma gli manca precisione e il suo tiro finisce fuori rete. Non poteva tirare fuori la chitarra per festeggiare. Molto più letale il Las Palmas su calcio d’angolo, calciato da Sandro e diretto in porta da Fabio Silva. La sua freccia segna lo 0-1 al 6′. Il colpo non ha scalfito gli animi dei Rayistas, che hanno rovinato il pareggio con un calcio da fermo. Lejeune ci prova con un fallo e più pericoloso è il suo colpo di testa su calcio d’angolo che gli aveva concesso Gumbau. Dalla testa al legno. Dall’emozione al sospiro. Non c’era riposo. La battaglia seda un colpo di testa di Moleiro e De Frutos e Álvaro lanciano missili da entrambe le parti Cillessen. Era ancora intatto.
I franjirrojos stavano perfezionando e prendendo possesso, ma avevano bisogno di trovare le crepe attraverso le quali profanare il muro delle Canarie. È stato quasi interrotto da Chavarría, il cui tiro si è schiantato su Cillessen, e Gumbau, che lo ha crossato troppo. In entrambe le occasioni c’è un denominatore comune: l’assist di Camello sulla fascia sinistra. Anche il capitano Óscar Valentín si è unito al carosello di occasioni e il suo colpo di testa, sempre su calcio d’angolo, è stato respinto dal portiere giallo. Cillessen ha dovuto volare per parare un tiro al volo di Aridane. Il popolo di Iñigo Pérez ha perdonato ancora e ancora. Non potevano colpire il giocare in modo che suonasse Il conto alla rovescia finale a Vallecas. La colonna sonora inconfondibile del gol locale. La gente del posto continuava a fare le sue cose, dirigendosi verso la cravatta con piccone e pala, mentre i visitatori si trasformavano in una roccia. Non avevano voglia di musica, di feste o di ballo. Non hanno proposto quasi nulla.
La pausa non ha cambiato i piani di nessuno dei due. Cillessen vola ancora per respingere un tiro di sinistro di Isi, che ha stappato la seconda parte. Il Rayo ha insistito sulle giocate strategiche, ma la difesa gialla è rimasta imperterrita, tirando costantemente fuori acqua. I tiri di De Frutos e Álvaro si perdono nel cielo del quartiere e Sandro firma un contropiede che finisce fuori. Il Las Palmas era una squadra senza polso che pulsava solo negli angoli. Ed è così che è nato lo 0-2. Sandro ha battuto il calcio d’angolo e questa volta è stato Aridane a infilare di testa nella propria porta. Il culmine della sfortuna. Bastano tre minuti a Manu Fuster per dare il tocco finale ai Vallecanos e segnare lo 0-3 con un tiro preciso da fuori.
Iñigo Pérez ha mosso disperatamente la panchina, mentre Diego Martínez si è fregato le mani. Cillessen ha consumato i guanti bloccando Embarba ed è uscito dalla porta per bloccare con i piedi un tentativo di Trejo. El Rayo fece uscire l’artiglieria, ma nemmeno quella Cioccolata Nemmeno Pedro Díaz ha avuto ragione con i suoi tiri. In una partita impazzita, Mata perdona e McKenna realizza il proprio cross di De Frutos al 94′.. Questo andirivieni ha lasciato il Las Palmas fuori dalla retrocessione e ha confermato la resurrezione, frutto della Effetto Martinez.
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Cambiamenti
Manu Fuster (63′, Sandro Ramírez), José Campana (63′, Alberto Moleiro), Sergio Guardiola (70′, Sergio Camello), Adri Embarba (70′, Aridane Hernández), Oscar Trejo (70′, Gerard Gumbau), Giacomo Rodríguez (76′, Isi Palazón), Pedro Diaz (76′, Pep Chavarría), Benito Ramirez (78′, Dario Essugo), Jaime Mata (78′, Fabio Silva), Marco Cardona (90′, Kirian Rodríguez)
Obiettivi
0-1,5′: Fabio Silva0-2, 61′: Aridane0-3, 65′: Manuel Fuster1-3, 91′: Scott McKenna
Carte
Arbitro: Francisco José Hernández Maeso
Arbitro VAR: Jorge Figueroa Vázquez, Javier Iglesias Villanueva
Scott McKenna (9′,Giallo), Gumbau (33′, Giallo), Alex Munoz (46′, Giallo), Dario Essugo (48′, Giallo)