In onda questo venerdì 8 novembre 2024 su Arte, il dramma Non avrai il mio odio è adattato dal testo omonimo di Antoine Leiris, la cui moglie fu uccisa al Bataclan. Fondamentalmente una storia molto commovente. Ma il film venne comunque accolto con una certa freddezza. Ecco perché.
Tutti lo ricordano, parigini e non. Il 13 novembre 2015 la Francia e la sua capitale hanno subito un attacco terroristico di portata senza precedenti. Con il bilancio spaventoso di 131 morti allo Stade de France, sugli spalti e nella sala del Bataclan. Pochi giorni dopo gli attentati, il tributo nazionale alle vittime, al quale partecipò Nolwenn Leroy, commosse l'intero Paese. C'è da dire che quasi tutti conoscevano, direttamente o indirettamente, una persona colpita dalla tragedia, come Kad Merad, che ha vissuto da vicino la presa degli ostaggi al Bataclan, o Zazie, per il quale certe immagini di quella serata disastrosa erano difficili da cancellare. Segno che questo evento ha segnato la storia del nostro Paese, diverse opere di narrativa si sono già concentrate sull'uno o sull'altro aspetto di questa terribile data. COME Non avrai il mio odioin onda questo venerdì 8 novembre 2024 alle 20:55 su Arte.
Non avrai il mio odio : una storia toccante, ma accolta male dalla stampa
Uscito nelle sale a novembre 2022, Non avrai il mio odio non è quindi l'unico film o serie a evocare gli attentati del 13 novembre. Recentemente trasmesso su France 2, Novembre segue la soffocante caccia agli autori degli attentati. Un film avvincente, nonostante una controversia che circonda uno dei suoi personaggi. Offerto sulla piattaforma Max, la serie Un amico devoto da parte sua si appoggiava al “mitomane del Bataclan”che si atteggiava a vittima quando non lo era. Non avrai il mio odio dal canto suo segue il giornalista Antoine Leiris, che, la sera del 13 novembre 2015, si prende cura del figlio Melvin mentre la moglie Hélène assiste al concerto del Bataclan. A tarda sera riceve messaggi allarmanti dai suoi cari, poi accende la televisione e scopre l'orrore. Il giorno dopo arriva la terribile notizia: Hélène è stata uccisa dai terroristi. Il mondo di Antoine sta scivolando via. Pochi giorni dopo, ha pubblicato sui social un testo di forte impatto, dal titolo Non avrai il mio odio. Questo dramma dal tema toccante venne però accolto con relativa freddezza dalla critica. Colpa di uno scenario troppo dimostrativo. “Imbarazzantemente imbarazzante“, scriveva così Sud-ovest al momento dell'uscita del film, mentre Primo credeva che”tutto sembra stranamente sbagliato“, e che il Inrockuptibles considerato che il film “non ha angolo, come si dice nel vocabolario giornalistico.“
Non avrai il mio odio adattato in un documentario e in un'opera teatrale
Portato da parte sua da un impeccabile Pierre Deladonchamps, come spesso nella sua carriera, Non avrai il mio odio ha dovuto affrontare anche attacchi virulenti sui social network da parte di account ideologicamente contrassegnati dall'estrema destra. Antoine Leiris ha anche trasposto il suo testo in un documentario, mentre il suo messaggio iniziale su Facebook, visto più di 225.000 volte, è stato anche adattato in un'opera teatrale. Per non dimenticare mai.
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