L’allenatore della Real Sociedad Imanol Alguacil è rimasto frustrato dopo la sconfitta in Europa League contro il Viktoria Plzen.
Il principe Adu portava il Viktoria in vantaggio prima che Orri Oskarsson pareggiasse per La Real, ma il Viktoria trova il gol vincente con Daniel Vasulin un minuto prima della fine del gioco.
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Imanol in seguito ha rimproverato ai suoi giocatori di non aver sfruttato le loro possibilità quella notte.
Analisi della partita?
“Abbiamo avuto occasioni molto chiare per decidere la partita, ma ancora una volta abbiamo perdonato e quindi è difficile vincere le partite. È un peccato, soprattutto perché alla fine abbiamo realizzato quel gol, quando eravamo migliori, vicini all’1-2. Non è la prima volta in questa stagione che, essendo migliori della rivale, lasciamo in vita le squadre non trovando il gol, nonostante generino meno per noi, e lo stiamo pagando. Preferisco sempre essere migliore del rivale e generare di più, ma dobbiamo segnare”.
Rimpianti?
“Ho già detto che loro erano una squadra che pressava da morire e nel primo tempo lo abbiamo visto, mentre loro hanno avuto forza. Penso che, soprattutto nel secondo tempo, gli sia costato di più, perché gli abbiamo tolto tante virtù, perché hanno avuto pochi centri e non so se ci hanno finito solo tre volte da gol, quando sono una squadra che genera tante situazioni in zona. Abbiamo avuto situazioni più vantaggiose, ma non abbiamo avuto ragione”.
Qualificazione?
“Dobbiamo continuare partita dopo partita, perché non sappiamo quali punti faranno tutte le squadre. Ovviamente più punti andranno a finire più sarà complicato, ma mancano ancora quattro giornate, tre in casa. Vedremo quando arriveranno gli ultimi due giorni o l’ultimo in cui lotteremo per questo”.
La Real deve essere più matura in Europa?
“Sono d’accordo, lo dicono i risultati. Capisco che in queste partite, in tante perse in campionato e in Europa, abbiamo vissuto dei bei momenti, ma siamo molli e stiamo facendo gol e perdendo partite. Se vogliamo lottare in tutte le competizioni abbiamo già il passo finale, non può essere che, quando sei migliore dell’avversario, non riesci a vincere o, almeno, a non perdere. Dobbiamo crescere e maturare per essere competitivi”.