In casa, il Parigi, minato dalla sua efficienza, perde (2-1) ed entra d'urgenza in Champions League.
Le settimane si susseguono e sono simili per il PSG in Champions League. Si ripetono gli stessi mali. E la frustrazione aumenta. Terza partita senza vittorie per il PSG. Seconda sconfitta in quattro partite. Il loro carnefice questa volta, l'Atlético Madrid di Antoine Griezmann (1-2), su un ultimo contropiede omicida di Correa (90+ 3°).
Tuttavia, furono i parigini a colpire per primi. Mostrando efficienza fin dall'inizio, dopo il buon pressing dell'intero blocco del PSG. Il francese Clément Lenglet, nella sua area, si è fatto rubare la palla da Ousmane Dembélé, che l'ha passata a Waren Zaire-Emery che si è proiettato rapidamente. Il giovane francese regola perfettamente Oblak (14°). Su un gol altrettanto mal costruito, i madrileni hanno risposto, con l'iperattivo terzino Nahuel Molina. Giuliano Simeone ha acceso la prima miccia, fermato da Donnarumma. Nuno Mendes respinge male e, su un calcio di biliardo, la palla torna sui piedi di Molina in area di rigore (18°). Il PSG, come al solito, è apparso inizialmente senza soluzione, mettendo poca intensità. Prima di rientrare dagli spogliatoi con, via via, molta più voglia. La partita parigina stava accelerando. Ma Dembélé (54°), Barcola (58°, 64°), Marquinhos (73°), Hakimi (77°), hanno tutti mancato l'obiettivo o si sono scontrati con Oblak. 19 tiri, 8 in porta, ma un solo gol. L'efficienza è ancora una volta sfuggita ai giocatori di Luis Enrique. L'Atlético nel suo stile è stato, e ancora una volta ha offerto un capolavoro difensivo, fino al contrasto in area davanti a Kolo Muani de Lenglet (90+ 1°) o allo stop di Oblak davanti a Lee (90+3°). È anche su questo rilancio che Griezmann e Correa hanno mistificato il PSG.
Barça in manifestazione
Di gol in gol, il PSG continua a sprofondare in Champions e lascia addirittura le 24 squadre potenzialmente play-off. C'è un'emergenza.
Da parte sua, il Barça è sceso in campo della Stella Rossa Belgrado, vincendo 5-2, grazie soprattutto alla doppietta di Lewandowski. Hansi Flick si è perfino concesso il lusso di far ruotare la sua squadra alla fine della partita.