Sanzionata in seguito ad un controllo sanitario che ha rivelato disfunzioni in termini di igiene e sicurezza, la clinica di Durieux si rammarica di una decisione brutale e assicura di poter “dare risposte”.
Già richiamata all'ordine dall'inizio dell'anno, la clinica Durieux du Tampon è nuovamente nel mirino delle autorità sanitarie. A seguito di una nuova visita di controllo, la struttura sanitaria privata sta effettuando da martedì 5 novembre soggetta ad una temporanea sospensione delle attività chirurgiche ed endoscopiche a causa di “numerose carenze” nella gestione dei rischi sanitari e nel controllo della qualità delle cure.
Una decisione ferma dell'Azienda sanitaria regionale (Ars), mal accolta dal personale dell'ambulatorio dei tamponi.
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A Le Tampon, alla Clinica Durieux è stato ordinato di sospendere le attività chirurgiche ed endoscopiche.
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©Riunione il 1°
“Se ci fosse un pericolo per i pazienti come suggeriamo, non verrebbero da noi così tanti ogni giorno, tra i 70 e gli 80 pazienti”sostiene Didier Morel, delegato del personale del sindacato UR974.
Chi vuole rassicurare i pazienti: “Un altro punto non evidenziato dall’Ars e che è importante sottolineare: questi campioni batteriologici che vengono prelevati regolarmente in sala operatoria dimostrano la qualità del lavoro svolto”assicura.
Stesso grido da parte della direzione dell'istituto, che menziona soprattutto questioni procedurali e organizzative, e si rammarica di non aver potuto difendersi prima di ricevere la sanzione.
“Abbiamo già le risposte alle domande”
Antoine Boyer, portavoce della clinica Durieux
“E anche per gli altri punti siamo in grado di dare risposte”difende Antoine Boyer, portavoce della clinica Durieux.
“Quello che ci dispiace è che l'ARS si sia attivata immediatamente, senza darci la possibilità di discutere in contraddittorio, sul quale siamo convinti che avremmo potuto rispondere punto per punto a tutte le richieste avanzate dall'ARS”aggiunge il rappresentante dell'istituto.
Ma non è la prima volta che la clinica del sud si ritrova nel mirino delle autorità sanitarie. Nel febbraio 2024, a seguito di un'ispezione della clinica e del suo centro di emodialisi effettuata nel settembre 2023, l'Alta Autorità della Sanità (HAS) ha inserito l'istituto nella lista nera, emettendo nei suoi confronti una decisione di non certificazione.
All'epoca furono notati “deviazioni significative dai criteri imperativi di sicurezza dei farmaci, rispetto delle misure igieniche e attuazione di un approccio di qualità e sicurezza alle cure”.
Tuttavia, le carenze riscontrate non erano di natura specifica “mettere in discussione la sicurezza delle cure”ha poi precisato l'Autorità sanitaria. Cosa che oggi non sembra più verificarsi, con questo provvedimento di sospensione effettiva dell'attività dei servizi di chirurgia ed endoscopia.
La clinica ha ora otto giorni per conformarsi. Nel frattempo tutte le operazioni vengono rinviate o trasferite in altre strutture del dipartimento.