NARRATIVA – Maltrattata dalle Guardie della Rivoluzione a causa di un velo che non le calzava bene, la studentessa ha sfidato il regime vagando per strada in mutande. Il suo atto continua la lotta delle giovani donne iraniane contro la teocrazia dominante.
Il corpo nudo di una giovane donna di 30 anni è diventato il nuovo simbolo della dissidenza iraniana. Da quando i social network hanno diffuso in tutto il mondo il suo incredibile gesto compiuto in mezzo alle strade della severissima Repubblica Islamica dell'Iran, oppositori e sostenitori del regime si sono scontrati con storie antagoniste. Sabato, Ahou Daryaei, uno studente di lingua francese dell'Università Azad di Teheran, è stato attaccato dalle forze di sicurezza della facoltà. I temuti Basij lo criticano per non aver indossato il velo che copre i capelli, la testa e il collo, obbligo nelle scuole iraniane.
Secondo gli attivisti, la donna, la cui identità inizialmente era tenuta segreta, è stata molestata da Basijs che le ha strappato i vestiti. Per protestare, la giovane se li è poi tolti, poi è uscita dall'università prima di uscire in strada in mutande. Immagine estremamente rara, se non unica, di un edificio…
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