Dal momento che “Grazie capo!” » François Ruffin si è affermato come il Michael Moore francese. Dietro e davanti alla telecamera, mette piede nella porta per sensibilizzare sulla precarietà, sulle condizioni di lavoro, sul divario che separa le classi più ricche da quelle lavoratrici.
Dopo “Voglio il sole” (2019), sui gilet gialli, e “Alzatevi, donne!” » (2021), road movie parlamentare sulle professioni di connessione, continua la sua collaborazione con Gilles Perret, autore di documentari e fiction che riflettono il suo impegno sociale.
L’ambizione di “reintegrare i ricchi” fallisce
L’idea di “Mettiti al lavoro!” » è nato sul set di un canale televisivo, dove François Ruffin litigava con l'avvocato Sarah Saldmann, appassionata sostenitrice dell'ultraliberalismo. Grazie all'ennesimo sfogo dell'editorialista contro gli “assistiti”, la deputata della Somme la prende in parola e la invita a vivere con il salario minimo per un mese. Pulcino! Colui che pranza nei palazzi e veste i migliori stilisti accetta la sfida.
Filmata dal tandem, condivide per una settimana (solamente) la vita quotidiana di Amine, fattorino a Lione, Louisa, badante a Saint-Étienne, Sylvain, volontaria del Secours populaire ad Abbeville, Nathalie, domestica a Touraine…
Se l'effetto di contrasto è potente e innegabilmente comico, il maggior successo del film risiede proprio nel fallimento del progetto iniziale. Mentre le riprese sono quasi terminate, l'avvocato, passato da RMC a CNews, sostiene senza riserve Israele, senza dire una parola per le vittime di Gaza. È quindi impossibile per i realizzatori continuare l'avventura.
L'ambizione un po' ingenua di François Ruffin di “reintegrare i ricchi” fallisce, l'ideologia è più forte della realtà. Ciò che resta sono i volti martoriati e i viaggi di Elie, Enès, Haroon, Nicolas, Mohammed, Illies e gli altri, le cui testimonianze sono un antidoto ai discorsi odiosi dei canali Bolloré.
“Mettiti al lavoro!” », di Gilles Perret e François Ruffin, Francia, 84 min
I media che i miliardari non possono permettersi
Non siamo finanziati da nessun miliardario. E ne siamo orgogliosi! Ma dobbiamo affrontare sfide finanziarie continue. Sostienici! La tua donazione sarà esentasse: donare 5€ ti costerà 1,65€. Il prezzo di un caffè.
Voglio saperne di più!